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6°
REGGIMENTO BERSAGLIERI
“…e
vincere bisogna!”
COMANDO
OGGETTO:
relazione del ciclo operativo 22 gennaio – 22 febbraio 1943. XXI.
AL
COMANDO DEL II CORPO D’ARMATA
E
per conoscenza:
AL
COMANDO DELLA 3^ DIVISIONE CELERE
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Il 6 ° bersaglieri,
concentratosi a Korssuni il 9 gennaio dopo il ciclo operativo fra Don e Donez, aveva
iniziato il riordinamento organizzando per ordine del comando 3^ divisione Celere
le proprie forze nella seguente formazione:
- un
comando di rgt. con cp. comando;
- un
btg. bersaglieri su due cp. fucilieri, una
compagnia mitraglieri e una cp. armi di accompagnamento (un pl. cannoni da 47/32
+ un pl. mortai da 81).
Il giorno 21 gennaio giungeva ordine che tutte le forze
disponibili dalla divisione Celere presenti a Korssuni dovevano costituire un reggimento
di formazione agli ordini del Colonnello CARLONI e passare alle dipendenze del
Comandante la divisione “Sforzesca” per partecipare alla organizzazione
difensiva ed eventuale difesa della piazza di Rikowo.
Il giorno successivo si
costituiva un bgt. di formazione il
quale in aggiunta al 6° bersaglieri, incorporava due battaglioni a piedi di
formazione del 120° artiglieria. Inoltre sarebbe dovuto giungere a far parte
del reggimento un btg. di bersaglieri di formazione comandato dal capitano COSENTINO in movimento
da Woroschilowgrad su Gorlowka.
Il 23 mattina il comando di
divisione "Celere" partiva con le forze rimanenti per la sua
destinazione, lasciando al reggimento un totale complessivo di circa 100 automezzi
di cui 18 inefficienti e intrasportabili.
In ottemperanza agli ordini
ricevuti fin dal giorno 22 dal comandante la
div. “Sforzesca” il colonello CARLONI assumeva il comando del settore sud
orientale della difesa di Rikowo con un battaglione (il 1° del 120° artiglieria)
in servizio di vigilanza lungo la linea ferroviaria RikowoKorssuni, un altro
battaglione (il II del 120° artiglieria) in riserva a Rikowo munito di
automezzi per eventuali spostamenti, un terzo btg. (6° bersaglieri) in riserva
a Korssuni col compito, di vigilanza sugli sbocchi sud e ovest dell’abitato e di
pattugliamento a circa 40 km.; attorno alla piazzaforte di Rikowo.
Il btg. bersaglieri
Cosentino veniva temporaneamente fermato a Gorlowka (villaggio Carlo Marx) ed
il suo comandante assumeva il compito di comando del settore nord-ovest della
piazza di Rikowo.
Il giorno 3 febbraio il
col. CARLONI per ordine dal comando II Corpo assumeva il comando della piazza
di Rikowo in sostituzione del comandante
della “Sforzesca” in partenza. Alle sue dipendenze aveva le seguenti
forze: reggimento di formazione Carloni (6° bersaglieri), compreso il btg. Cosentino
- XIX gr. art. c.a. - II gr. 17° art.
L’armamento totale, in
seguito alle operazioni di riordinamento
era il seguente:
- reggimento
di formazione 6° bersaglieri (compreso il btg. Cosentino):
fucili mitragliatori 35 - mitragliatrici 20 - mitragliere da 20 m/m n.3 -
cannoni da 47/32 n. 2 – mortai da 81 n.3;
- XIX
gruppo Artiglieria contraerea:
cannoni
da 75/40 n .5 - mitragliatrici contraeree n. 4;
- Il
gruppo 17° artiglieria:
obici
da 75/18 n .5 - mitragliere da 20 m/m
n.4 - mitragliatrici n.2.
Armamento individuale al completo.
Dotazione di munizioni
sufficiente per combattimenti di non lunga durata.
La sera del giorno 3 l’Eccellenza
comandante del II C.A. comunicava al col. CARLONI che nella notte dal 3 al 4 sarebbe
venuto a cessare il servizio di difesa della piazzaforte di Rikowo e dalle ore 6 del giorno 4 sarebbe stato assunto dalle truppe germaniche. La colonna
doveva concentrarsi a Korssuni e ripartire il successivo giorno 5 per
raggiungere in tre tappe Dnjepropetrowk.
Durante il tragitto la
colonna avrebbe dovuto assicurare la protezione dell’itinerario contro
eventuali incursioni di truppe motorizzate russe segnalate in provenienza da nord. Per tale scopo fin
dalla sera del giorno 3 veniva distaccata a 10 km. a nord di Grischino una cp. del I° gruppo 120°
art. rinforzata e con un obice da 75/18 e con una mitragliera da 20 m/m.
Il giorno 5 le proibitive
condizioni atmosferiche impedivano il movimento della colonna; esso però fu
attuato il giorno 6, superando notevoli difficoltà.
La notte del 6 al 7 la colonna
sostava a Sselidowka. Il mattino successivo veniva compiuta la seconda tappa
con soste a Pawlograd, dove veniva attuata una sosta per deficienza di
carburante.
Per le vicende operative
svoltesi a nord nei pressi di Losowaja e nei pressi di Grischino si delineava
il giorno 8 la minaccia alle vie di comunicazione lungo le quali si stava
svolgendo lo sgombero della divisione “Ravenna” e di truppe germaniche della 6^
Armata. Il giorno 9 successivo tale minaccia si concretava con la puntata di
carri su Grischino e con l’attacco in forze su Losowaja che impegnava e metterà
in crisi una debole divisione di formazione germanica.
Il col. CARLONI resosi conto della situazione e constatato che per la esistente crisi di effettivi delle truppe germaniche le due vie di comunicazione per Dnjepropetrosk e per ****
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