DIBATTITI
Massimo Coltrinari
La situazione generale a fine marzo 1944 dell’apporto delle forze armate italiane alla campagna degli Alleati in Italia ci viene data da un documento 1 che il “il 23 marzo 1944 la MMIA indirizzò al generale Berardi, e per conoscenza al maresciallo Messe, al ministro della Guerra generale Orlando, al generale Mason-MacFarlane, come capo della ACC, ed al Comando del XV Gruppo di Armate alleate, in cui si stabiliva la consistenza e l'impiego dell'Esercito italiano, fino al previsto raggiungimento della linea Pisa-Rimini.
Al documento erano unite cinque tabelle, contrassegnate da A ad E, nelle quali si indicavano nell'ordine: i vari contingenti delle forze italiane anche in relazione alla loro dipendenza; gli organici consentiti per la organizzazione centrale (Comando Supremo, Ministero della Guerra, Stato Maggiore dell'Esercito, Guardia Reale, I Gruppo Guide, Accademia militare); idem per i distretti, depositi e campi di transito (denominati unità statiche); idem per i servizi delle nostre unità; idem per i Carabinieri e la Guardia di Finanza.”2
In totale il contributo che il Regio Esercito era chiamato a dare era di 377.070 uomini gtra combattenti e non combattenti, esclusi i Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Merita di essere indicata la tabella A, che da un quadro
esaustivo del contributo chiesto al Governo del Sud.
Unitàcombattente 14.100 uomini
UnitàdipendentidalloStatoMaggioreR. Esercito
a) nel territorio continentale:
Comando LI Corpo d'Armata
divisione "Mantova"
divisione "Piceno"
altro Comando di Corpo d'Armata
tre divisioni difesa contraerea Calabria
b) in Sicilia:
un Comando di Corpo d'Armata
51.100 uomini divisione "Sabauda"
una divisione (da trasferire dalla Sardegna) 20.300 uomini
c) in Sardegna:
un comando di Corpo d'Armata
tre divisioni difesa contraerea 32.300 uomini
- Unità dipendenti dal Comando del XV Gruppo di Armate alleate
. già impiegate
. da impiegare
. controllo traffico 185.400 uomini
- Personale in unità miste 1.000 uomini
- Amministrazione:
Organizzazione centrale
unità statiche
servizi 42.870 uomini
- Carabinieri e Guardia di Finanza 30.000 uomini
Il totale generale dei contingenti riportati nella
tabella sud-detta assommava a 377.070 uomini.
Il generale
Duchesne accennava ad alcune questioni, come La possibile contrazione
del personale dei distretti, e la trasformazione dei Comandi del IX e
XXXI Corpo d'Armata in Comandi Territoriali. Ma soprattutto invitava
il generale Berardi a rargli conoscere in tempi brevi il suo punto di
vista in merito al prospettato ordinamento del nostro Esercito, sì
da poterne informare a sua volta il generale Mason-MacFarlane, capo
della ACC.3
Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Gen. Berardi,
diede riscontro immediato a questa richiesta alleata sottolieneando
che per la prima volta si affrontava in modo preciso la suddivisione
delle forze italiane atte a dare un contributo concreto alla lotta
alla Germania. Sottolineava, peraltro, che le forze di immediato
impego in combattimento avrebbero dovuto ammontare a 20750 uomini,
cifra che si riteneva necessaria per svolere i compiti assegnati.
Avanzava altre indicazioni ed osservazioni, tutte tendenti ad
aumentare in primoluogo le forze combattenti, e in generale l’apporto
italiano.
Ai nostri fini interessa sottolineare il dato che, alla vigilia dell’azione su Monte Marrone, i nostro vertici militari continuavano la loro opera incessante per una partecipazione più massiccia alla campagna d’Italia degli alleati, cercando di avere il maggior numero di forze combattenti, rispetto all’apporto chiesto e dato di forze destinate alla logistica. In pratica l’apporto dato in termini di forze combatteti/forze logistiche era di 4 soldati combattenti contro 96 impiegati nel settore logistico. Chiara ed evidente l’intensione alleata, sopratutto britannica, di non voler far partecipare alle operazioni forze italiane combattenti al fine di evitare, al momento della vittoria, presese dell’Italia che era e doveva rimanere un paese sconfitto.
1Sottocommissione per l’Esercito ACC Comando Principale (MMIA) Lequile (Lecce), G(6/1/35 Segreto. Oggetto Disposizioni Esercito Italiano. Gen. b. G.C.Duchesne, 6 aprile 1944.
2Loi S., I rapporti fra Alleati ed Italiani nella Cobelligerenza, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, Roma, 1986, pag. 80
3Ibidem, pag. 81DIBATTITI

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