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venerdì 21 marzo 2025

Convegno di Studi e Ricerca "Verso il Congresso Nazionale" Contributo di Renato Hagman, Federazione di Ancona, 3 marzo 2025

 

Considerazioni sull’Istituto del Nastro Azzurro

 

Da quando sono diventato socio dell’Istituto del Nastro Azzurro sono trascorsi alcuni anni che sono stati contrassegnati da grandi cambiamenti.

Ho festeggiato con i miei commilitoni i cinquant’anni di naia, e ci siamo ritrovati e divertiti, ma allo stesso tempo ho ridotto molto la mia vista per motivi congeniti, così come ho subito due interventi d’urgenza in un anno. Tutto questo non ha impattato tanto nella mia vita, per fortuna sto bene, e tutto questo mi ha fatto fare nuove conoscenze e nuove esperienze. Di me e degli altri. Ho perso amici e ne ho trovati, o ritrovati.

Questo non per parlare di me, ma per considerare come è cambiato il Nastro Azzurro, se è cambiato, almeno tanto quanto sono cambiato io. Mi ritrovo a discutere con persone colte, impegnate, che vogliono promuovere la cultura e la conoscenza del passato e del presente, soprattutto se appartenenti al CESVAM. Eppure, oltre a sapere chi si presenta a preparare le salamine, a prenotare i salami nostrani (io sono Alpino, quindi è facile comprendere come si parli di eccellenze gastronomiche) o “cene del colesterolo”, sfilare con i labari e restare per oltre un’ora in posa in prova davanti ad un improbabile sergente che forse non era capace nemmeno quando, tanti decenni fa, era sotto le armi per servizio di leva; oltre a nascondere piccoli interessi dell’amico dell’amico, nella boria tronfia di definirsi “presidente” o “alfiere” o mostrarsi nelle fotografie di un periodico che, a parte guardare le immagini come quando eravamo bambini, non legge quasi nessuno, mi sembra che non sia cambiato niente.

Io ho servito la Patria, le associazioni, il pubblico, le persone fragili, pertanto il servizio e la memoria li considero importanti e fondamentali, ma mi sembra che non si vada da nessuna parte senza un itinerario chiaro e certo, condotto con polso, e il polso di chi non si accontenta di numeri vuoti di significato, ma che pongano le basi per quello che dobbiamo lasciare di noi al futuro.

Dopo che ci siamo spesi per ore ed ore a sfilare e a mangiare sotto i tendoni; dopo che abbiamo esposto in casa le medaglie commemorative e finto di esporsi in un museo che non è più nemmeno del Nastro Azzurro, che cos’è questo Istituto, ente morale di centenario prestigio?

Ho avuto la fortuna di essere comandato da un tenente che è diventato generale di corpo d’armata. Noto che molte Federazioni o Sezioni dell’Istituto sono “comandate” da persone che vogliono soltanto mettersi in mostra, anche tra clientelismi e zizzania, concependo un’operazione centrifuga per chi potrebbe esprimere ad alta voce la verità, mantenendo invece quell’acqua torbida che tanto piaceva denunciare al Manzoni lombardo. Insomma, nell’era dell’intelligenza artificiale bisogna essere in grado di contrapporre un’intelligenza capace di non essere autoreferenziale, ma capace di costruire qualcosa che faccia crescere l’Istituto e le persone che lo compongono, con le persone fruitrici che non imparino soltanto l’apparenza. Siamo influencer forse?

Pongo questa riflessione ai miei colleghi soci perché credo che la nostra esperienza di vita sia irripetibile difronte al mondo attuale che vive di parvenza, ma che non conosce troppo la sostanza.

Se la vita ci porta a cambiare, anche la modalità dell’Istituto penso dovrebbe essere più pregnante, più consona al presente, più vicina alle nuove generazioni con corsi e studi, più fatta di attività organizzate e proposte da noi come Istituto in modo consapevole ed organizzato. I numeri si deve imparare a contarli in termini di costruzione di impegno e non solo di facciata.

Il mio impegno continua, ma non voglio essere una pedina spostata dall’alto quando serve. Voglio vedere un Istituto ancora degno di rappresentare per davvero chi si è speso nel Valore Militare.

Renato Hagman

 

giovedì 20 marzo 2025

Convegno di Ricerca e Studi ""Verso il Congresso Nazionale" Contributo Riccardo Giovanni Baldelli. Federazione di Ancona 1 marzo 2025

 NOTIZIE CESVAM

Giovanni Riccardo BALDELLI

 

1.    Chi siamo (aspetto identitario)

Un’Istituzione dello Stato con più di 100 anni di storia che si impegna costantemente per ricordare chi si è distinto in atti di valore militare, senza distinzione di arma, corpo o altro.

2.    Cosa facciamo (aspetto dell’impegno personale)

Produciamo cultura. Non solo attraverso le attività del CESVAM, ma anche con la presenza alle cerimonie.

3.    Cosa vogliamo (aspetto realizzativo)

Consolidare l’aspetto culturale dell’Istituto con collaborazioni di livello scientifico con Atenei italiani (molti hanno indirizzi di storia militare, ma non tutti comprendono cosa era e cosa è il mondo militare) o con i corrispettivi Istituti/Organizzazioni di Paesi Alleati o amici, quali:

-     la Congressional Medal of Honor Society statunitense, il cui motto “Honor the Sacrifice; Inspire the Future”, potrebbe valere anche per noi;

-     la Victoria Cross[1]and George Cross Association[2] britannica;

-     l’Ordre national de la Légion d'honneur francese;

-     il Bundeswehr Centre of Military History and Social Sciences (ZMSBw) in quanto la Germania ha istituito solo dal 2008, per il personale delle Forze Armate tedesche, la Ehrenkreuz der Bundeswehr für Tapferkeit (Croce d’Onore al Valore) e dunque non ha specifiche associazioni;

-      Cruces del Mérito Militar (fino al 1995 denominata Orden del Mérito Militar);

-     altri Istituti e Associazioni che condividono il concetto di “nobilitare il segno del valore”.

4.    Dove andiamo (lineamenti per il futuro)

Credo che dovremmo mettere in pratica alcuni punti sanciti all’articolo 2 dello Statuto attuando una maggiore presenza anche al di fuori dell’ambiente militare, specialmente tramite la collaborazione con Scuole o Atenei.

I punti a cui faccio riferimento sono:

-     affermare ed esaltare, con l'esempio e con le opere di propaganda, il valore e le virtù militari italiane, tutelare il rispetto e l'amore per la Patria e diffondere, particolarmente nelle giovani generazioni, la coscienza dei doveri verso di questa”;

-     “trasmettere alle giovani generazioni la memoria storica nazionale ed i valori fondanti dello Stato”.

 

 



[1] È la più alta decorazione militare concessa al personale delle Forze Armate britanniche per atti al valore dimostrati “in presenza del nemico”

[2] Decorazione assegnata a coloro che hanno dimostrato eroismo in situazioni di estremo pericolo. Viene concessa sia ai civili che al personale militare per valore non operativo o per valore non in presenza del nemico.

mercoledì 19 marzo 2025

Convegno " Verso il Congresso Nazionale" Contributo di Marco Montagnani, Federazione di Asti 4 marzo 2025

 NOTIZIE CESVAM

26 MARZO 2025 - CONVEGNO “VERSO IL CONGRESSO NAZIONALE”

 

CHI SIAMO E COSA FACCIAMO

 

L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha da poco celebrato il suo primo secolo di vita. Presente in tutti i momenti importanti della storia nazionale ha maturato cent’anni di onori e oneri. Le celebrazioni del Centenario, ottimamente organizzate, l’hanno portato ancor più all’attenzione del Paese. Purtroppo, da qualche tempo sta subendo una costante contrazione nel numero dei suoi appartenenti causa l’inesorabile passare del tempo dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale avvenuta oramai ottanta anni fa. Per questo, da anni i suoi organi direttivi, prima fra tutti la Presidenza Nazionale, hanno messo in atto un’articolata serie di azioni mirate, se non a invertire, a limitare tal emorragia. Alcuni esempi: sono state aperte le porte a chi non ha congiunti decorati (soci sostenitori); alle vittime decorate di croce d’onore per atti di terrorismo o di atti ostili impegnati in operazioni militari e civili all’estero; alle medaglie d’oro, d’argento e di bronzo al valore dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Se tale depauperamento è stato rallentato purtroppo, non è stato interrotto, quindi, oggi, l'Istituto deve combattere una dura battaglia per continuare ad esistere così da perpetrare i suoi compiti istituzionali: nobilitare, affermare, esaltare, ravvivare il valore e le virtù militari italiane e il rispetto e l'amore per la Patria. Con particolare attenzione nei confronti delle giovani generazioni che ne hanno così tanta necessità. Ovviamente, le azioni degli organi centrali (Presidenza e Consiglio Nazionali - Segreteria Generale) si riverberano su quelle proprie delle Federazioni provinciali che si muovono sfruttando le risorse e i contatti di cui godono localmente. Molte partecipano alle giornate ed eventi patriottici istituzionali. Ancora molte si pongono all’attenzione delle autorità locali forti del prestigio personale dei propri appartenenti e dell’Istituto, diventando monopolizzatrici e catalizzatrici degli eventi territoriali aventi per tema l’eroismo militare. Encomiabili sono i non pochi Soci che, per non gravare sull’Istituto, mettono mano alle personali risorse economiche per portare avanti progetti. Purtroppo è altrettanto vero che molte altre Federazioni, troppe, seppur in tanti casi senza dolo, sono da tempo dormienti. Sul versante dell’approccio culturale ai temi della storia contemporanea vi sono Soci, sarebbe auspicabile il loro aumento, che hanno visto nella creazione del Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) avvenuta nel 2014 in seno all’Istituto per volere del Presidente Nazionale Carlo Maria Magnani, l’occasione di veder portati a livello nazionale progetti e studi sul Valore Militare. Il CESVAM ha il pregio di polarizzare a sé gli sforzi di quegli “azzurri” che desiderano vivere la vita federale in modo più completo. Sempre il CESVAM persegue anche progetti di ampio respiro con importanti, vitali, ritorni economici, grazie ai suoi membri che sono entrati nel Nastro Azzurro provenendo da autonomi, prestigiosi, percorsi accademici.

 

COSA VOGLIAMO, DOVE ANDIAMO (E CONDIZIONI RITENUTE NECESSARIE)

 

Nel film Beau Geste del 1939 i legionari, asserragliati in uno sperduto fortino nel deserto del Sahara, mettono sui bastioni i loro morti così da apparire ancora forti in numero ai Tuareg che stanno attaccando. Anche il Nastro Azzurro ha i suoi morti, ovverosia gli Eroi che rappresenta e celebra oggi così come durante i suoi più di 100 anni di vita. Non bisogna però cadere nella tentazione di limitarsi a ergerli a difesa proprio come nella pellicola, seppur per difendersi da quelli che sono gli attacchi dell’odierna società sconsideratamente superficiale, quindi sempre pronta a dimenticare il valore dei suoi figli migliori. Sarebbe uno sbaglio, perché si ritiene che la sfida che l'istituto dovrà affrontare, nei prossimi anni, per rimanere in vita e continuare a diffondere nella Nazione gli ideali che lo animano, sia quella di mettere in atto tre azioni legate fra loro inscindibilmente:

 

-     la prima; ogni Federazione dormiente dovrà risvegliarsi, aiutata nel caso dalle Federazioni confinanti;

-     la seconda; ogni Federazione dovrà mettere in atto azioni tese a radicarsi e farsi notare nella vita locale sempre tanto stabilmente quanto prestigiosamente, così da richiamare anche nuovi iscritti;

-     la terza; ogni Federazione deve porre in essere ricerche, con particolare attenzione all’ambito locale, capaci di attualizzare e contestualizzare le glorie e gli eroismi militari patri, in ciò indirizzata e supportata dal CESVAM.

 

Così facendo le Autorità, anche le massime, non saranno tentate di ricorrere all’Istituto solo per il seducente e attraente colore azzurro, dai riflessi aurei, argentei e bronzei, dei suoi Labari. Lo faranno perché certe che in ogni nostra Federazione vi sono persone in grado di essere riferimenti corretti, equilibrati, e super partes per la storia militare italiana. Persone che amano e rispettano profondamente la Patria. Avranno bisogno del Nastro Azzurro perché abitato da leali cittadini capaci di resistere agli attacchi di quell’informazione storica lacunosa e capziosa perché strumentale. Ogni Socio dovrà impegnarsi per il raggiungimento di ognuno dei suddetti tre punti. Tuttavia, ciò non basta: chiunque fa parte dell’Istituto ovvero lo desideri, dovrà chiedersi se possiede quei requisiti di Lealtà e Onore senza i quali non potrà ambire a permanervi come pure a diventarne membro. Il Presidente Nazionale Magnani è stato più che chiaro, “pochi ma buoni”: non dimentichiamoci che alle Termopili gli uomini di Leonida sopperirono al loro scarso numero con l’eroismo e l’altrettanta fondamentale coesione. Il tempo per mettere da parte eventuali vanità, gelosie, ambizioni personali è ORA!

 

 

Marco Montagnani

Consigliere Nazionale

e Presidente della Federazione di Asti dell’Istituto del Nastro Azzurro

 


martedì 18 marzo 2025

Convegno di Studi e Ricerca "Verso il Congresso Nazionale" Contributo della Federazione di Ascoli Piceno 8 marzo 2025

 NOTIZIE CESVAM

Ascoli Piceno, 8 marzo 2025                                    Spett.le Istituto del Nastro Azzurro

                                                                                 fra Combattenti Decorati al V.M.

                                                                                 Piazza Galeno 1

                                                                                   00161 R O M A

Oggetto: Convegno di Studi e Ricerca “Verso il Congresso Nazionale” - 

Chi Siamo - Cosa Facciamo – Cosa Vogliamo – Dove Andiamo -  Modalità                                                                                                                                                   

CHI SIAMO (aspetto identitario) La Federazione Provinciale del Nastro Azzurro di Ascoli Piceno di cui sono Presidente consta a tutt’oggi di n. 49 iscritti con età media piuttosto alta anche se alcuni degli 8 nuovi iscritti più giovani hanno abbassato il livello dell’età. L’impegno primario del sottoscritto e di tutta la Federazione è quello di far conoscere e diffondere tra le nuove generazioni i valori e le finalità del nostro Istituto attraverso incontri e manifestazioni che ricordino le eroiche gesta dei nostri decorati.

COSA FACCIAMO (aspetto dell’impegno personale) Sto personalmente curando tra gli studenti delle nuove generazioni la promozione e l’organizzazione di incontri finalizzati alla diffusione dello spirito civico e dei valori della costituzione utilizzando materiale illustrativo di nostra pubblicazione. Inoltre dopo aver dato alla stampa in forma ridotta le memorie storiche tratte dal diario di guerra di mio padre “Ferruccio Tacchini” decorato con medaglia di bronzo sul fronte russo, considerato l’alto interesse che tale pubblicazione dal titolo “OLTRE LA GUERRA” ha suscitato, sono tuttora impegnato nella stampa del manoscritto originale che conto di pubblicare nel corso dell’anno.

COSA VOGLIAMO (aspetto realizzativo) La Federazione di Ascoli Piceno comunica con piacere il progetto su cui si sta lavorando alacremente, l’impegno di procedere alla istituzione di una Sala museale/Sala dei Ricordi allo scopo di conservare la memoria esaltando l’esempio di profonda dedizione alla patria dei caduti in guerra e decorati.  

DOVE ANDIAMO (lineamenti per il futuro) Confermo il nostro legame con l’Arma dei Carabinieri, con la Polizia di Stato e con l’Esercito Italiano Reggimento Addestramento Volontari Piceno che ci vede sempre propositivi e collaborativi nell’intraprendere iniziative atte a diffondere i valori di legalità e spirito patrio, nonché la lotta al bullismo e cyberbullismo e nel contatto con le scuole del territorio nell’ambito delle ricorrenze e delle iniziative degli Enti locali.  

Le brevi risposte fornite, in linea con le vostre indicazioni (max 25 righe), costituiscono il contributo della nostra Federazione per il prossimo Convegno di Studi e Ricerca.

Con i più cordiali saluti.        

                                                                                                     Il Presidente

                                                                         Federazione Provinciale del Nastro Azzurro                                                                                                                        di Ascoli Piceno

                                                                                               Dott. Mario Tacchini

 


lunedì 17 marzo 2025

Attivazione del Canale You Tube dell'Istituto del Nastro Azzurro

 NOTIZIE CESVAM

 Progetto 2022/2 La Divulgazione


L'8 gennaio è stato aperto il Canale You tube dedicato all'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare. Il palinsesto è stato mutuato dal Manifesto del Centenario, dal titolo "CoSa è stato, cosa è cosa fa e cosa farà" che in 16 quadri da un ampia sintesi dell'Istituto. Ogni Quadro è stato posto alla base del video poi immesso sul Canale You Tube. Partecipano a questa nuova iniziativa i Componenti del Collegio dei Redattori della Rivista QUADERNI

 La cadenza degli interventi è al momento settimanale, ed è stato scelto il  giovedì di ogni settimana
Si riporterà ogni mesi i titoli dei Video trasmessi

Titolo del canale You Tube è

ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

domenica 16 marzo 2025

INFOCESVAM N. 1 DEL 2025 Gennaio Febbraio 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Canale You Tube: ISTITUTONASTROAZZURRO. - CESVAM

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ANNO XII, 61/62/, N. 1, Gennaio Febbraio 2025, 1 marzo 2025

XII/1/951 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 1 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 951 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/1/952 – Aggiornamento Blog – Sinossi – www.atlanteamerica.blogspot.com. Carte e commenti sulla nuova visione della Amministrazione Trump. Nel mese di febbraio ha avuto 1267 contatti, per un totale di 30 040. I post pubblicati sono 520

XII/1/953 – Questo numero di Infocesvam è dedicato principalmente ai risvolti statistici e alla situazione dei Blog attivi sia storici che geografici che associativi.

XII/1/954 - La sessione di laurea invernale (10 marzo 2025) del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si terrà il 10 marzo 2025. Si laureeranno 7 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XII/1/955 Blog www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato alla data odierna i suoi blog.  È stato trattato il tema del I Fronte della Guerra di Liberazione in vista dell’80 anniversario della fine della guerra di Liberazione

XII/1/957 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 aprile 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 2 del 2025. (Uscita giugno 2025) 

XII/1/958 - Nei 11 blog di Storia nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 3429 (dicembre 2024: 3129) in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 300 unità pari ad un aumento del 20%.

XII/1/959 – Consegna dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione e su input del CESVAM ha organizzato il 16 gennaio 2925 a Recanati la Consegna dell’Emblema araldico ai congiunti della MOVM Mario Alessandro Ceccaroni.

XII/1/960. A partire da giovedì 8 gennaio 2025 è stato aperto un Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Tale Canale è stato inteso come vetrina dell’Istituto del Nastro Azzurro e presenterà nel primo trimestre 2025 i Quadri componenti il Manifesto del Centenario (vds). I video saranno trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/1/961 – In distribuzione il n. 4 del 2024 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione

XII/1/962 - Nei 11 blog di Storia nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 6433 (febbraio 2025: 3429 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 3009 unità pari ad un aumento del 1000%., in pratica i contatti si sono raddoppiati

XII/1/963 – Il 27 febbraio 2025 al Museo dei Granatieri Roma è stato presentato il 1 volume “Storia Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni, 2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari. Il volume entra nelle “Letture” del Master di Politica Militare Comparata

XII/1/964 – Il Blog www.unucispoleto.blospto.com dal 1 gennaio 2025 ha assunto la denominazione di www.informazioneedintelligence.blogspot.com . Tratta degli aspetti riguardanti il contributo alla cultura della sicurezza. Nel mese di febbraio ha avuto 110 contatti, per un totale di 25563. I post pubblicati sono 430

XII/1/965 – Nei 7 blog Associativi e Divulgativi nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 2133 (dicembre 2024: 2132) in totale. In pratica i contatti sono rimasti stabili né in diminuzione né in aumento

XII/1/966 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si terrà il 10 marzo 2025. Si laureeranno 6 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XII/1/967 - Consegna dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione e su input del CESVAM organizzerà il 1 marzo 2925 a Potenza Picena in occasione della Festa della Donna che cadrà il prossimo 8 marzo la Consegna dell’Emblema araldico ai congiunti della MOVM Sergio Piermanni

XII/1/968 – Il Blog “www.uniformologia.blogspot.com ha avuto nel mese di gennaio 2025 n. 1416 contatti (dicembre 2024 erano stati 1024). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 1879. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati 12951. La tendenza per questo Bimestre è positiva con oltre 400 contatti più ogni mese.

XII/1/969 - Nei 7 blog Associativi e Divulgativi nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 11863 (gennaio 2025: 2133) in totale. Questo aumento così vistoso è dovuto al numero di contatti registrati per “www.valoremilitare,blogspot.com che ne ha avuto in più 7861 rispetto al mese precedente di 9533.

XII/1/970 - L’esame finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale si terrà il 10 (www.unicusano.it/master)

XII/1/971 - Nei 10 blog di Carattere Geografico e Geopolitico  aggiornamento sinossi dei Master) nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 1890 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (1667) del 20%.

XII/1/972 - La Presidenza Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti del CESVAM.  È stato proposto il Gen Luigi Marsibilio (Federazione di Ancona) con le indicazioni di delega a rotazione agli altri esponenti del CESVAM

XII/1/973 - Il Blog www.valoremilitare.blogspot.com  ha avuto nel mese di Gennaio 2025  n. 1122 contatti (Dicembre 2024 erano stati 1122). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 9533. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati  205945 La tendenza per questo Bimestre è positiva e si rileva questo dato anomalo che il blog è stato visitato da circa 10000 persone. Riportando l’edizione di QUADERENI ON LINE il dato appare positivi, in chiave di divulgazione.

XII/1/974 – Nei 10 blog di Carattere Storico nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 10474 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (3726) del 289%.

XII/1/975 - Prossimo INFOCESVAM (marzo- aprile) sarà pubblicato il 1 maggio 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

 

sabato 15 marzo 2025

Andrea Angeli, Fede ultima speranza. Storie di religiosi in aree di conflitto.

 SEGNALAZIONE LIBRARIE




 Fede ultima speranza

Storie di religiosi in aree di conflitto

INTRODUZIONE  


Tempo fa durante l'ultima missione in Kosovo un amico militare disse di avermi visto in cattedrale a Pristina insieme al comandante della missione NATO  e di avergli ricordato De Gasperi e Andreotti riferendosi alla famosa battuta di Indro Montanelli secondo cui quando i due leader democristiani andavano a messa insieme il primo parlava con Dio, il secondo con i preti. Una frase scherzosa, ma con un fondo di verità. Il generale in questione è  uomo di salde convinzioni religiose e stretta osservanza, io sono un cattolico della domenica, come tanti italiani, ma di amici religiosi ne ho sempre avuti molti. 
Fin da bambino sono andato d'accordo con preti e suore, nessuna imposizione familiare, semplice simpatia reciproca unita a assidua frequentazione dei campi di calcio salesiani (quelli belli a 11). Una formazione su cui ha influito anche il luogo dove sono cresciuto. Sebbene la mia famiglia venga dalla terra dei Peppone e don Camillo, mi sono sempre sentito più vicino a quella della mia giovinezza, una provincia talmente legata e fedele allo Stato pontificio da aver avuto nel suo territorio ben sette diocesi (un record) e il capoluogo proclamato Civitas Mariae. Un'influenza papalina che ha pervaso tanti aspetti della società.
In età matura, per via della carriera intrapresa, sono passato dalle frequentazioni con preti di oratorio ai religiosi in prima linea. Negli scenari più estremi hanno spesso fatto la differenza, rappresentando l'ultima speranza, appunto, per tante popolazioni in difficoltà.
Due anni fa l'amico presidente della Lega navale di Porto San Giorgio, Giacomo Romani Adami, mi chiese di tenere una serata sulla crisi russo-ucraina. Pur avendo una discreta conoscenza del dossier - alla fine del '21 avrei dovuto essere dispiegato a Kiev come osservatore dell'Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa - preferii starne fuori. Di cose da dire ce ne sarebbero state, a cominciare dalla anomalia dello scomposto impegno negoziale della comunità internazionale, paragonato a quello messo in campo nella ex Jugoslavia, teatro dove ho servito per molti anni. A tal proposito mi avrebbe fatto piacere ricordare un diplomatico lì impiegato, nonché storico socio dello stesso sodalizio piceno, l'ambasciatore Alfredo Matacotta. Proprio nei Balcani era stato vice del plenipotenziario UE Lord David Owen, co-autore dei piani di pace Vance-Owen e Owen-Stoltenberg Sr. per Bosnia e Croazia. Troppe erano state, e sono tuttora, le polemiche sulla crisi tra le due ex repubbliche sovietiche, alto il rischio di venir fraintesi e quindi, come detto, declinai.
Il presidente volle comunque fare un evento e chiese un argomento a piacimento. Mi venne in mente un episodio di qualche mese prima, era venuto a casa mia a Roma il politologo Massimo Teodori rimanendo colpito da quadri e fotografie incorniciate - dati gli spazi angusti non poté non vederli tutti. A fine serata da buon radicale assai laico mi chiese: perdona Andrea, perché dipinti e foto raffigurano sempre dei prelati? Per i quadri feci presto a rispondere ... sono quelli di casa lasciati da mia sorella Teresa. Sulle foto ci pensai sopra un attimo, per concludere che nei vari teatri dove ero stato c'erano sempre sacerdoti e suore, anzi loro si trovavano lì prima del mio arrivo in tante zone di crisi (e probabilmente sarebbero rimasti dopo la mia partenza).
Fu un osservazione - quella dell'ex parlamentare nonché docente di storia americana - che mi fece riflettere, mai lo avevo realizzato. Caro Giacomo, mi venne da rispondere, perché non parliamo dei tanti religiosi che ho incontrato in zone di crisi? Lo dissi a cuor leggero, pensando che difficilmente sarebbe stato scelto un tema così di nicchia in tempo ferragostano.
Sorprendentemente Romani fu entusiasta. Ottimo, così approfittiamo per far benedire i locali del club dall'arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio, rispose.
Preso in contrpiede mi affrettai a  mettere ordine ai ricordi e ad assicurare come moderatore Vincenzo Varagona di Rai Marche, presidente nazionale della Unione stampa cattolica. Di fronte a una platea numerosa parlammo in tandem un'ora e mezzo e saremmo potuti andare avanti ancora molto. La sera stessa, prima di andare a dormire pensai che forse avrei avuto del buon materiale per un nuovo libro ed eccomi qua.

AA

Prefazione

         Nella sua Introduzione l’Autore di queste pagine si qualifica come “un cattolico della domenica”. Terminata la lettura devo dissentire da questa valutazione. Andrea Angeli, oltre a essere un amico di tantissimi sacerdoti e religiose, è anche un vero cristiano, che ha trascorso i trent’anni della sua vita di addetto stampa dell’ONU cercando di fare del bene e, all’occorrenza, di aiutare i rappresentanti della Chiesa cattolica e di altre chiese e religioni a svolgere la propria missione.

         Ho fatto la sua conoscenza in una circostanza che è rimasta ben impressa nella mia memoria. Siamo a Sarajevo il 6 gennaio 1996, mi trovavo là, insieme a non pochi altri rappresentanti della CEI, per una breve visita che aveva lo scopo di sostenere il Cardinale Vinko Puljić e la Chiesa cattolica di Bosnia, attaccati duramente dalle milizie serbe. Sarei dovuto ripartire la sera stessa ma l’aereo su cui avrei dovuto imbarcarmi non atterrò a Sarajevo per timore di spari, in realtà non diretti contro di esso ma volti a festeggiare il Natale della Chiesa ortodossa. Tornai pertanto, con il mio segretario Mons. Mauro Parmeggiani, su un pulmino organizzato da Andrea Angeli e guidato dal medico Fausto Mariani. Per me fu un viaggio avventuroso ma, da come ne scrive Angeli, comprendo che per lui fu normale routine.

         Questo libro, come recita il sottotitolo e come spiega più ampiamente l’Introduzione, racconta “storie di religiosi in aree di conflitto” e ripercorre così i trent’anni di servizio dell’Autore come addetto stampa dell’ONU. Le vicende narrate sono spesso avvincenti e danno conto di una vita che ha spaziato nelle più diverse aree del pianeta. Ma anche lo stile di Angeli colpisce favorevolmente. Di professione è un addetto stampa ma è lontano dal linguaggio un po’ freddo di molti rappresentanti di questa categoria. Scrive con brio e incisività, tiene desta l’attenzione del lettore e stimola la sua curiosità.

Cardinale Camillo Ruini

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questo libro è dedicato:

a Giandomenico Picco, luce di speranza nelle notti di Beirut quando l'Onu faceva la differenza

a Franco di Mare e Andrea Purgatori, indimenticabili compagni di viaggio

al Generale dei Carabinieri Leonardo Leso, nome in codice DoppioLima, sempre in prima linea a tutte le latitudini