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sabato 25 gennaio 2020

E. F. Waters: una storia

DIBATTITI







L’ORIGINE DEI MEMORIALI E. F. WATERS AD APRILIA



 Elisa Bonacini



Già promotori nel 2012 dell’istituzione della giornata commemorativa della Battaglia di Aprilia, identificata al Comune di Aprilia nel 28 maggio di ogni anno, il veterano britannico Harry Shindler, classe 1921, ed Elisa Bonacini di “Un ricordo per la pace” svilupparono a fine 2013 il progetto dei memoriali dedicati a E.F.Waters ed ai Caduti senza sepoltura del 1944.
L’idea prese corpo dopo che Shindler, grazie al ritrovamento della documentazione militare britannica individuò il punto nelle campagne di Aprilia in cui Eric perse la vita il 18 febbraio 1944. Alle ricerche ed alla localizzazione del punto X diede un forte contributo l’Associazione “Un ricordo per la pace” in collaborazione con il Comune di Aprilia, che mise a disposizione le odierne carte territoriali.
Era stata Elisa Bonacini ad iniziare nei primi mesi del 2012 le indagini su Eric Fletcher Waters, erroneamente ritenuto morto ad Anzio. L’input era stata una segnalazione pervenutale da R.C. anziana signora di Anzio, testimone dello Sbarco. La signora sosteneva di conoscere il luogo di sepoltura di Eric indicando un punto preciso del litorale anziate; la testimonianza raccolta in un filmato. Ne parlò con Harry Shindler con il quale stava organizzando un convegno. Nonostante le dichiarazioni della signora di Anzio si fossero rivelate di poco fondamento, la Bonacini il 20 aprile 2012 volle comunicare la notizia al figlio Roger Waters con una e-mail sul suo forum ed un twitt in cui segnalava l’attività dell’amico Harry Shindler, da molti anni impegnato nelle ricerche sui soldati alleati dispersi in guerra. La risposta arrivò presto, il 22 aprile 2012 alle ore 15:04. È Elisa a raccontare quei momenti : “ Mi arrivò una e-mail da un certo J. da New York, che si qualificò essere parte dello staff di Roger Waters. Comunicava di avere ricevuto la nota relativa al padre di Roger e di volere i miei contatti telefonici per maggiori informazioni. Dopo avere verificato l'attendibilità di quella e- mail risposi: “J.., ho informato Harry Shindler, veterano inglese di 91 anni che si impegna nella ricerca di informazioni sui soldati dispersi. Aspetta la tua telefonata”. Sebbene la motivazione fosse solo un pretesto, quella telefonata ad Harry avvenne e ne seguirono molte altre dello stesso Roger Waters che gli diede il consenso ad indagare sul padre ed a richiedere le documentazioni militari custodite negli archivi britannici a Londra. Ero così soddisfatta di essere riuscita nel mio intento di mettere in contatto le due parti ed ero sicura che Harry, che non conosceva neppure una canzone di quegli strani “FLUIDI ROSA”, come li aveva definiti, avrebbe preso a cuore il “caso Waters”, così come accadeva per tutti gli altri, di persone comuni intendo.  Tra i due si creò un bel rapporto di amicizia tanto da convincere la rockstar a presenziare alle cerimonie di inaugurazione dei memoriali ad Aprilia, un evento di clamore mondiale. Un po’ quello che sognavo io”.



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