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domenica 1 luglio 2018

Progetto Nastro Azzurro n. 1. Dizionario minimo della Grande Guerra. Esempio

MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Il Progetto n. 1 del Nastro Azzurro
Dizionario Minimo della Grande Guerra
è incentrato sugli eventi che portarono alla concessione della medaglia d'oro
 ad un combattente della Grande Guerra.
Con questa descrizione si da una in formazione "micro" della Grande Guerra
 che è integrata da una descrizione "macro" 
consistente nella descrizione della battaglia o del periodo
in cui la medaglia si contestalizza.
Si riporta di seguito un esempio di quanto detto sopra






Edmondo Mazzuoli
Soldato, da Firenze, del 31° Reggimento fanteria.
Sagrado-Monfalcone, 21 ottobre 1915

La Brigata “Siena” (generale Pastore), appartenente alla 19a Divisione, era dislocata
in prima linea nel settore compreso fra S. Martino e Castelnuovo, col 31° Reggimento
fanteria (colonnello Chiavassa) avanti e il 32° Reggimento fanteria. (colonnllo
Chiaramella), in riserva. Nella notte del 16 ottobre 1915 iniziano i tentativi per far
brillare sotto i reticolati avversari i tubi esplosivi; vengono inviate varie pattuglie
dal 31° Reggimento fanteria che si spingono arditamente presso le trincee nemiche.
In questi audaci tentativi si segnala il soldato volontario Edmondo Mazzuoli, da
Firenze, della 12a compagnia, il quale, per ben sei volte, si offre spontaneamente
all’ardita impresa, sprezzando la morte ed incuorando gli altri compagni. Nella notte
sul 19 ottobre 1915, essendo stati feriti due dei componenti della sua pattuglia presso
i reticolati avversari, rientra due volte nella trincea nostra per accompagnare i feriti,
ritornando subito dopo al suo posto. La sera del 20 benché febbricitante, ripete ancora
il bell’atto di audacia. Alle ore 10 del giorno 21, il 31° Reggimento, che ha il compito
di conquistare la trincea cosiddetta delle Frasche, difesa da numerose mitragliatrici,
manda avanti ardite pattuglie di combattimento. Il Mazzuoli si offre volontariamente,
anche questa volta, di far parte di una delle pattuglie ed è uno dei primi a slanciarsi
risolutamente contro le posizioni nemiche, incitando i compagni a seguirlo. A metà
cammino circa è colpito da una pallottola ad un braccio: si arresta un attimo, poi
riprende la corsa con maggior slancio, spronando sempre i compagni ad avanzare e
gridando loro di non preoccuparsi della sua ferita. Giunto a pochi passi dai reticolati
avversari, corre audacemente là dove il reticolato sembra presentare minor resistenza,
lanciando il fatidico grido di: “Savoia!”. Ma mentre sta per scavalcare la trincea
nemica, cade colpito a morte. Le truppe, mosse all’assalto, sono arrestate dal nutrito
fuoco e dai reticolati ancor saldi e, nella sera, son costrette a retrocedere nelle trincee
di partenza. La condotta del soldato Mazzuoli fu premiata con la Medaglia d’Oro al
Valor Militare.

(1 Il testo della motivazione 
è su www.istitutonastroazzurro.org/consultalarchiviodigitale/
Francesco/Petrelli/Esercito/1915/Medaglia d'Oro.")


informazioni
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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