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martedì 25 ottobre 2016

Valore Militare al Femminile. MAVM Norma Barbolini

Il Progetto " Valor Militare al femminile", in essere presso il CESVAM, ancorchè non finanziato, procede nelle sue attività. Iniziamo a pubblicare le varie schede fino ad ora raccolte con i dati ad oggi disponibili.


Barbolini Norma
 fu Lazzaro e di Zaccarini Aderita,
 da Sassuolo (Modena),
 classe 1922, partigiana combattente.

Decreto 23 aprile 1947, registrato alla Corte dei conti l'8 luglio 1947,registro n. 8 Presidenza, foglio 296.
MEDAGLIA D'ARGENTO

Motivazione:

Figlia d'Italia, reagiva al giogo teutonico e prendeva parte attiva fino dai primi giorni alla lotta per la libertà. Animata da sacro zelo si distingueva in numerose azioni di guerra, nelle quali brillavano il suo coraggio ed il sovrano sprezzo di ogni pericolo. Ferito gravemente in combattimento il comandante di reparto con decisa iniziativa lo sostituiva e guidava i gregari con abile perizia ed insuperabile ardimento fino al conseguimento della vittoria finale. Incaricata dell'organizzazione ospitaliera di una Divisione si dedicava con passione ed amore, senza per questo, temprata come era alla lotta di esistere dall'impugnare le armi. Prendeva parte alla seconda battaglia di Montefiorino e si portava nelle zone più esposte al fuoco per rianimare i combattenti ed assistere i feriti ed i morenti. Superando pericoli gravissimi accompagnava una colonna di feriti attraverso le linee tedesche fino a porli in salvo presso gli ospedali degli alleati. Magnifico e raro esempio di cosciente eroismo e dedizione completa alla causa della libertà. - Appennino modenese, ottobre 1943-novembre 1944."

Biografia, tratta da Vikipedia:
Quando, il 7 novembre 1943, il fratello Giuseppe Barbolini andò in montagna con altri partigiani lei lo seguì come staffetta partigiana. Quando questi rimase ferito a Cerré Sologno, durante uno scontro con i nazifascisti, lei lo sostituì nel comando della brigata partigiana Ciro Menotti (brigata Barbolini) della Divisione Modena Armando.
Nel dopoguerra tornò al suo lavoro in fabbrica, ma fu anche nominata capitano dell'esercito italiano e fece parte del Comitato provinciale dell'ANPI. Nel 1946 diventò assessore del comune di Sassuolo. Partecipò attivamente all'Unione Donne Italiane.
Una sua intervista è disponibile all'interno del film documentario La donna nella Resistenza di Liliana Cavani del 1965.

Post in progress
Chi avesse ulteriori notizie ed informazioni è pregato di inviarle a
direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org

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