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venerdì 28 febbraio 2025

Indici Febbraio 2025

 Alla data del 28 Febbraio 2025 alle ore 23,59 i contatti sono stati in questo mese di Febbraio 9533


Indici in progress

giovedì 27 febbraio 2025

Editoriale Febbraio 2025

 

Il mese di febbraio è propedeutico per il CESVAM al convegno del 26 Marzo 2025 dedicato ai temi del passato, del presente e del futuro del Nastro Azzurro.

Ovviamente in chiave positiva e propositiva, evitando ogni accenno a recriminazione, a "quello che deve essere e non è" nel rispetto reciproco di stima e considerazione.  Ricollegandosi ai Lineamenti espressi a presentazione del Convegno, in cui si sottolineava la crisi profonda di identità di contenuti e di azione da parte sia delle Associazioni Combattentistiche che delle Associazioni d'Ama, e sottolineando il fatto che l'Istituto non è una Associazione ne Combattentistica e ne d'Arma, ma un Istituto ed un Ente Morale creato con legge. i temi sul tavolo sono molteplici. 

IL CESVAM vuole individuare questi temi di discussione e confrontarsi con chi vuole partecipare, sulla base dei principi fondanti dell'Istituto che sono riportati nello Statuto e quindi trarre delle considerazioni. 

Sono in corso le operazioni di divulgazione e quindi i report per raccogliere le proposte e quindi le risposte.

Ultima considerazione per questo mese. Secondo le statistiche indicate, rilevate ogni mese, nel mese di Febbraio i contatti su questo blog  e quindi la lettura dei "Quaderni on Line" ha superato il numero di 8000 contatti. Una prospettiva interessante, che però va analizzata più in profondità e comprendere chi ha voluto leggere le nostre cose e perchè.

                                              (massimo coltrinari)                                                                                                                                                          

mercoledì 26 febbraio 2025

Copertina Febbraio 2025

 





QUADERNI ON LINE


1936: Donne in Etiopia



                                                     Anno LXXXVI, Supplemento on line, II, 2025, n. 108

                                                                               Febbraio  2025

valoremilitare.blogspot.com 
www.cesvam.org 

canale you tube: istituto nastro azzurro - cesvam



martedì 25 febbraio 2025

"Le Pagine del Coraggio" Il Valore Militare al Femminile

 NOTIZIE CESVAM

Collaborazione

 Federazione  Regionale delle Marche - CESVAM

 


Nel solco della bella iniziativa svoltasi il 16 Gennaio 2025 a ricordo della MOVM Ceccaroni la Federazione Regionale delle Marche ha stabilito ottimi rapporti con la Famiglia dell'Eroe. In questo quado si è avuta la disponibilità di Paola Grizi, discente dell'Eroe, che con un gesto spontaneo e squisito ha voluto offrite una sua opera per la iniziativa dedicata alle Donne in occasione della festa dell'8 marzo. Un gesto spontaneo che già delineava la partecipazione alla iniziativa in essere in uno spirito di partecipazione che è facile crearsi quanto si creano basi culturali  degne di nota.

La scultrice Paola Grizi ha voluto donare questa sua opera l'Istituto del Nastro Azzurro, in segno di gratitudine per il ricordo del suo avo. L'Istituto, tramite il Presidente della Federazione delle Marche,  la lascerà in custodia al Comune di Potenza Picena a ricordo e memoria di questa giornata dedicata al valore militare al femminile.


lunedì 24 febbraio 2025

Rivista "QUADERNI" N. 4 DEL 2024 "OTTOBRE - DICEMBRE 2024" n. 34° della Rivista

 NOTIZIE CESVAM

Rivista QUADERNI  n. 4 del 2024



Si riporta la nota redazione del presente numero della Rivista QUADERNI. 

Ultimo numero dell’anno 2024, riporta, dopo l’editoriale, l’intervento di presentazione del Calendario Azzurro del 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di Liberazione da parte di Antonio Vittiglio. Lo stesso Calendario, creato e predisposto da Antonio Daniele nella sua interezza tipografica.

 

Il Mondo da cui veniamo, la Memoria, in Approfondimenti, Giorgio Madeddu pone alla attenzione generale le sue ricerche in merito alle prime Medaglie al Valore Militare del Regno di Sardegna, sostenendo tesi tanto originali quanto documentate. In Dibattiti, affronto il tema dei Rapporti tra il partito d’Azione ed il partito comunista in piena Guerra di Liberazione, con materiali per approfondire i variegati apporti della sinistra italiana nella nascente democrazia repubblicana. Osvaldo Biribicchi, in Dibattiti, tratta di un argomento dedicato alla Resistenza nell’Alto Lazio con testimonianze di chi allora protagonista degli eventi. In Archivio, Marco Maria Contardi ci illustra, dal punto di vista architettonico, come l’Esercito Italiano curi il patrimonio artistico ereditato dalle scelte derivanti dalle Leggi Siccardi del 1854. Questa parte, infine, si conclude con l’intervento di Davide Corona con un articolo sulla Guardia alla Frontiera, il Corpo confinario esisto dal 1933 al 1946.

 

Il Mondo in cui viviamo, la realtà d’oggi, porta. In “Una Finestra sul Mondo” un contributo di Nicolò Paganelli, utilizzando il sistema parametrale, dedicato a Cuba, mentre Massimo Dionisi, in Geopolitica delle Prossime Sfide, ci proietta già nel nuovo anno con le eventuali minacce che il Giubileo 2025 innesca come derivazione dei conflitti sia nel Mediterraneo che nella instabilità del Sahel. In chiusura, in Scenari, Regioni, Quadranti, tre carte commentate in merito ai rapporti tra Cina e Russia, ed alla presenza di questa in Africa. Le rubriche di chiusura rispecchiano la tradizione della Rivista. Infine da notare che, come conclusione dei 10 anni del CESVAM (25 settembre 2014 -25 settembre 2024) la II e la III Pagina di Copertina della Rivista riporta la Presenza del CESVAM in Rete e l’elenco delle pubblicazioni attivate. Un augurio migliore per questa data anniversaria non ci si poteva aspettare.

(massimo coltrinari, direttore del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare)

 

 

I Pagina di  Copertina. “Medaglia del Decennale della Fine della Prima Guerra Mondiale (1928).Opera dello scultore Aurelio Mistruzzi, reca l’immagine  di “Roma communis Patria” e nel verso, l’apoteosi glorificatrice del Milite Ignoto

 In base ad un accordo con la S.I.A.M. 8Societa Italina per l’Arte della Medaglia riservò integralmente tutti gli utili della vendita di detta Medaglia a favore dell’Istituto del Nastro Azzirro.

IV di Copertina: I Libri del Nastro Azzurro.


domenica 23 febbraio 2025

Pagine della Seconda Guerra Mondiale

 DIBATTITI

IL  BOMBARDAMENTO  DI  BARI

 2  DICEMBRE 1943

Sergio  Benedetto Sabetta

 

            Passate da poco le ore 19,00 sul cielo di Bari  si presentarono cinque bombardieri “Junkers Ju 88” della “ Luftflotte 2“, bombardarono le navi alleate ancorate nel porto di Bari causando forte perdite e danneggiandone gravemente le strutture, questo per impedire i rifornimenti alle truppe alleate avanzanti sul litorale adriatico, rallentandone la marcia, e permettere ai reparti tedeschi lo sganciamento.

            Le navi affondate furono 17, mentre quelle danneggiate 8, tra quelle affondate anche la nave USA “SS John Harvey” che trasportava segretamente 2000 bombe all’iprite MA7A1, di queste una parte esplosero contaminando sia il porto che le zone limitrofe, mentre quelle inesplose finirono sul fondale del porto.

            L’uso dell’iprite a fini bellici era già stato proibito dalla Convenzione di Ginevra del 1925, sebbene violato dall’Italia nella Guerra con l’Etiopia del 1936, ma l’esplosione produsse un effetto inaspettato, un forte vento proveniente dalla terraferma allontanò verso il mare la nube tossica finendo in alto mare, dove si depose sulle onde, formando una miscela oleosa che intossicò chi si trovava in mare.

            Senza entrare nel merito del perché di un tale trasporto, vi furono comunque circa mille morti tra civili e militari ed altri 800 ricoverati per gravi ustioni,  un medico, di nome Alexander, presente, vista la particolare tipologia delle stesse, chiese ulteriori informazioni al restante personale medico che non seppe dare chiarimenti.

            Rivoltosi allora alle autorità militari ottenne di studiare la documentazione ufficiale e l’11 dicembre 1943 stese una prima relazione con le sue conclusioni, nelle quali dichiarò che le ustioni denominate NYD (dermatiti non ancora identificate) erano il risultato dell’iprite mescolatasi al petrolio già presente nel porto.

            Nel tentativo di salvare più pazienti possibili, si sottopose all’autopsia i pazienti deceduti al fine di capire le modalità d’azione dell’iprite mescolata al petrolio, gli studi scientifici aggiornati che ne seguirono condussero a due complesse relazioni mediche, una del 27 dicembre 1943 e l’altra del 20 giugno 1944 inviate rispettivamente a Edgewood negli USA e l’altra a Porton Down in Gran Bretagna, tutti e due centri di studio sull’arsenale chimico.

            Le relazioni cominciano a girare su vari istituti di ricerca medica, fino ad interessare il capo della divisione medica del Servizio chimico di guerra, il quale dal 1945 diventerà il direttore di uno dei principali istituti di ricerca sul cancro al mondo (Memorial Sloan – Kettering Cancer di New York).

            Le relazioni di Alexander risulteranno preziose per la ricchezza di informazioni su un ampio numero di vittime, nel 1946 un articolo scientifico sulla rivista “Associazioni Mediche Statunitensi” fa nascere ufficialmente la chemioterapia, da un fatto tragico di guerra era nata una speranza di salvezza, un nuovo fronte di ricerca.

 

Nota

A.M. Calore, Danni “collaterali” di guerra, 13, Libero n.10 -11 – 12 2024.

           

           


sabato 22 febbraio 2025

Nuovi orizzonti di ricerca. Il tema ambientale

SEGNALAZIONE LIBRARIE


 Il Libro qui presentato è la sintesi di un progetto volto alla comprensione di come affrontare le sfide ambientali, analizzando il ruolo delle scuole e dei territori come motori di un cambiamento equo e sostenibile.

Esiste la possibilità di inserire i temi trattati del CESVAM e quindi dell'Istituto del Nastro Azzurro in questo contesto e verificarne le affinità. In caso affermativa si aprirebbero ulteriori orizzonti per l'Azione dell'Istituto in contesti attualmente molto distanti

Nel Passato l'Esercito fu protagonista della ricostruzione eco-ambientale del territorio del Veneto devastato dalla guerra, con un impegno che è durato oltre un decennio; nelle missioni di pace di fine secolo ed inizio di questo, la CIMIC ha operato in territori devastati ripristinando l' ecosistema
 Quindi vi sono premesse per approfondire questo aspetto ovvero la costruzione di reti territoriali solide in grado di tradurre le visioni di lungo termine in azioni tangibili  


 

venerdì 21 febbraio 2025

Le Brigate della Prima Guerra Mondiale. La Brigata Novara

 ARCHIVIO




Novara, Brigata, brigata di fanteria di linea costituita nel marzo 1915 per la guerra Italo-austriaca (1915-1918) dai depositi del 23° e del 67° fanteria coi reggimenti 153° e 154°. Schierata inizialmente nel settore Valdastico-Tonezza, conquistò il Coston d’Arsierio ed attaccò il M. Coston che cadde in suo possesso nel settembre 1915. Inviata poi ad Oslavia, strappò al nemico la conquistata q. 188. Richiamata sull'altipiano di Asiago per l'offensiva austriaca del maggio 1916, operò sul Coston d’Arserio e tenne la difesa del Passo della Vena subendo la perdita di 28 ufficiali e 1173 gregari. Altra strenua resistenza oppose al nemico al Monte Cengio ed allo sbarramento di Val Canaglia. Nella nostra controffensiva la brigata attaccò il M. Cimone che fu conquistato dal 154° reggimento. Nel maggio 1917 fu trasferita sulla fronte di Castagnevizza, ove strappò al nemico alcune importanti posizioni. Raggiunto il Piave, in seguito al nostro ripiegamento dell'autunno 1917, impegnò coi nemici un violento combattimento a Molino della Sega, che rimase in suo possesso. Sul Basso Piave operò fino alla nostra offensiva finale, allorché passò il fiume ed insegui il nemico verso Concordia Sagittaria, S. Giorgio di Nogaro e Cervignano. Per il suo contegno in guerra meritò la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo (17 novembre 1917);  al 154° Reggimento fu assegnata la Medaglia d'Argento al Valore con la seguente motivazione: “Attraverso difficoltà di terreno ritenute insormontabili, superando la tenace resistenza del nemico, il II battaglione, rinforzata dalla 10a compagnia, in unione ad un battaglione d’ alpini, conquistava con slancio sovrumano l'impervio M. Cimone; mantenendolo saldamente contro i formidabili e sanguinosi contrattacchi dell'avversario” (M. Cimone di Arsiero, 23 luglio 1916). 

 


Le mostrine: metà superiore azzurro e metà inferiore giallo nel senso orizzontale.

 


giovedì 20 febbraio 2025

SIGNIFICATO ED ESSENZA DELL’EMBLEMA ARALDICO DELL’ ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO

 ARCHIVIO




Massimo Coltrinari

All’indomani della conclusione del nostro processo unitario, con la vittoria nella Grande Guerra, si sentì la necessità di un ‘ulteriore presenza dello Stato, espressione della Nazione Italiana, nella società civile nei più variegati campi, soprattutto quello economico, industriale, sociale. Da questa necessità l’intervento dello Stato si è manifestato attraverso la costituzione di “Istituti” che accogliessero le migliori energie e le personalità di spicco affinche, in parallelo con l’organizzazione statuale, raggiungessero determinati obiettivi, fondamentali per il progresso della Nazione.

 E’ il prosieguo del progresso unitario che si attua in modo particolare. Sono così creati, L’Istituto Nazionale della Ricostruzione Industriale (I.R.I), L’Istituto Nazionale della Vasca Navale, L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), L’Istituto di Storia del Risorgimento, L’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, L’Istituto Nazionale per il Medio ed Estremo Oriente (ISMEO), Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valore Militare. Dal Nome di questi Istituti si evince la finalità per cui sono stati costituiti.

L’idea ispiratrice della costituzione dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valore Militare  è quella napoleonica della Legion d’Onore, che voleva raccogliere attorno alla bandiera tricolore francese il meglio dei Cittadini, in sostituzione della aristocrazia nobiliare medioevale e  dell’Ancien Regime spazzata via dai principi di uguaglianza e fratellanza della Rivoluzione Francese. L’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare nasce quindi come una Elite, in cui criterio base è la dimostrazione sul campo del Valore Militare, la cui azione è incardinata sul quello che si intendeva e si intende come Codice d’Onore. Nei primi decenni i criteri di ammissione furono rigidi: non solo si doveva essere decorati, ma la decorazione doveva essere conseguita in presenza del nemico. Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, con criteri via via meno rigidi, non si ammettevano soci le cui motivazioni di concessione della Medaglia al Valore militare erano per altri fatti, quali l’ordine pubblico, l’ardimento, e aspetti sociali.

 

Per sottolineare tutto questo è dare ulteriore spessore a questa impostazione dell’Istituto del Nastro si credette opportuno dare manifesta immagine del Valore Militare, creando di fatto una “nobiltà” basata sul Codice d’Onore, e sui valori fondanti l’Istituto, con un riconoscimento ufficiale.

Vittorio Emanuele III  con Regio decreto, quindi,  dispose che i Soci dell’Istituto  del Nastro Azzurro  possano fregiarsi del diritto di far uso di un emblema araldico sulla base delle decorazione ricevuta. In sostanza questo riconoscimento vuole dare un riconoscimento ufficiale di Nobiltà all’atto di Valore compiuto

Con Regi Decreti 7 ottobre 1926, 17 novembre 1927 e 19 dicembre 1935, con cui si conferiva l’Emblema Araldico ai Soci dell’Istituto decorati di Croce di Guerra al Valore Militare,  è stato concesso all’Istituto  ed ai  suoi  Soci  l’uso  di  un  Emblema  Araldico    concessione confermata in epoca repubblicana  in  approvazione  dello  Statuto  dell’Istituto,  con  D.P.R.  del  10.1.1966,  n.158

Viene rilasciato dalla Presidenza Nazionale ai  Soci  che  ne  fanno  domanda tramite le rispettive Sezioni e Federazioni, dietro versamento dell’importo previsto.

L’Emblema Araldico alla Memoria viene rilasciato a titolo gratuito, su domanda del congiunto più vicino o della Federazione competente, alla memoria dei decorati Caduti   sul Campo o morti in seguito a ferite o invalidità contratte in guerra o in missioni per il   mantenimento della pace. Ai Soci d’Onore l’Emblema Araldico viene rilasciato a titolo gratuito.

L’Emblema deve essere autenticato con l’apposizione del timbro a secco.

IL  distintivo dell’Istituto da portarsi all’occhiello della giacca è costituito: – per  i  Soci  Ordinari  dallo  scudo  dell’Emblema  Araldico con  riportati  i  simboli    delle decorazioni di cui il Socio o il congiunto del Socio è insignito; – per i Soci Sostenitori da uno spillo  con Emblema Araldico generico  .

Oggi  la concessione dell’Emblema Araldico ha assunto un ulteriore significato: quello di ricordare ai posteri, ed ai congiunti le gesta e la figura del loro parente, al fine di mantenere vivo nella società, attraverso il passaggio generazionale, il ricordo e le gesta di chi ha dato “di più” alla Patria. E’ quindi un veicolo fondamentale della missione dell’Istituto nella società civile, sempre basato su quel novero di regole non scritte ma basilari per un vivere sereno e collettivo che è il Codice d’Onore.

 

 

mercoledì 19 febbraio 2025

Emeroteca del CESVAM - ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO

 UNA FINESTRA SUL MONDO


L'EMEROTECA DEL CESVAM RAPPRESENTA UN VALIDO SUPPORTO A RICERCHE ICONOGRAFICHE DOCUMETALI IM MNERITO ALL'AGGOPRNAMENTO DELLE SINOSSI O ALLA STESURA DELLE TESI FINALI IN MERITO AI MASTER ATTIVATI PER L'ANNO 2024/2025



lunedì 17 febbraio 2025

Convegno: "Verso il Congresso Nazionale: Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa Vogliamo, Dove Andiamo" 26 marzo 2025 - Terza Parte Il Codice Cavalleresco

 


ALLEGATO B

I Valori che hanno ispirato la creazione dell’Istituto del Nastro Azzurro: Il Codice Cavalleresco.

L'entrata in vigore del nuovo Statuto dell'Istituto del Nastro Azzurro (G. U. n. 8912 Aprile 1966) e l'esperienza degli anni decorsi hanno consigliato di procedere al riordinamento ed a qualche ritocco delle disposizioni relative alle Corti d'Onore dell'Istituto. La materia è stata disposta in forma più organica, distinguendo le norme statutarie basilari ed immutabili da quelle di regolamentazione che pоtrebbero in avvenire subire modifiche consigliate dalla esperienza o da particolari circostanze.

Nel presente fascicolo sono riunite e coordinate le disposizioni relative alla costituzione delle Corti d'Onore e quelle per il loro funzionamento e per la procedura. Si è tenuto conto, oltre che delle disposizioni di legge, anche di altri regolamenti relativi alla speciale materia e particolarmente delle norme contenute nel Codice Cavalleresco di Jacopo Gelli.

E' bene ricordare che il Codice Cavalleresco è la raccolta delle norme e delle regole che nelle vertenze d'onore tra gentiluomini disciplinano i loro atti, onde rimangano sempre nell'ambito del vero, dell'onesto e del giusto. Norme cavalleresche non superate né pleonastiche, anche se per la riparazione delle offese all'onore sia andato in disuso il ricorso al duello, dappoiché oggi non più alla partita d'armi bensì alla giustizia dello Stato viene, per solito, devoluto il compito della difesa dell'onore dei cittadini. Tuttavia, laddove per il Codice Penale determinate offese all'onore non vengono considerate reati, il Codice Cavalleresco interviene a tutela dell'onore per quelle lesioni che la sensibilità del gentiluomo rileva, ma che non essendo colpite o colpibili dalla giustizia dello Stato, richiedono l'applicazione di sanzioni, dal contenuto squisitamente morale, la cui importanza non è disconoscibile nel campo cavalleresco. Codeste norme e regole cavalleresche, quindi, non contrastanti con le altre dell'ordinamento giudiziario dello Stato, anzi complementari di quelle, sono tuttora valide, atte a mantenere e vivificare la sensibilità del concetto d'onore. Esse, quindi, hanno forza di legge per chi vuole essere considerato gentiluomo e sono dedotte dalla complessa giurisprudenza cavalleresca, che giorno per giorno si è concretata e chiarita nei lodi dei giurì.

Il compito dei Giurì d'onore è difficilissimo per l'importanza e per le conseguenze del suo vẻi-detto, che è irrevocabile. Perciò nei giudici d'onore si richiede indipendenza assoluta di giudizio e cognizione piena delle leggi cavalleresche. La prima missione del Giurì d'onore è di por-tare subito la questione in campo pacifico e di discutere prima di ogni altra cosa se la ragione del ricorso fu giusta o arbitraria.

Decade dalle prerogative cavalleresche colui che pretende avere ragione anche se ha torto; che dichiari di disconoscere le leggi d'onore e l'autorità dei consessi cavallereschi richiesti.

La raccolta delle norme risponde ad una particolare esigenza delle Corti d'Onore chiamate a pronunciarsi su questioni legate a nobili tradizioni rispettate in ogni tempo e che richiedono soluzioni che debbono essere determinate da una completa conoscenza delle consuetudini che regolano sì delicata materia.

L'Istituto del Nastro Azzurro è eretto in Ente Morale (R.D. n. 1308 del 31-V-1928) ed il suo Statuto approvato con Decreto del Capo dello Stato n. 158 del 10-1-1966 all'Art. 2 lett. f), Art. 12 e Art. 14 determina la costituzione ed il funziona-mento delle Corti d'Onore. Questo fascicolo offre ai componenti delle Corti d'Onore dell'Istituto e, in generale, ai Soci di questo, come ad ogni altro interessato, una utile guida per agevolare il sollecito svolgimento dei giudizi delle Corti. Dette Corti d'Onore, riconosciute dalla Suprema Autorità dello Stato, hanno carattere ufficiale; ha quindi speciale importanza il ricorso ad esse, ricorso che è obbligatorio per i Soci dell'Isti-tuto e aperto liberamente ad ogni cittadino- Il fascicolo è consultabile presso l’Emeroteca del CESVAM.

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica 16 febbraio 2025

Convegno: "Verso il Congresso Nazionale: Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa Vogliamo, Dove Andiamo" 26 marzo 2025 II Parte

 NOTIZIE CESVAM

ALLEGATO A

Oggetto:  Convegno di Studi e Ricerca “Verso il Congresso Nazionale”. Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa vogliamo, Dove andiamo”  Modalità

 I partecipanti al Convegno  in linea generale dovrebbero sintetizzare le proprie opinioni ai quesiti di sotto riportati nello spazio di una pagina ( 25 righe) nel seguente ordine:

1.Chi siamo (aspetto identitario)

2.Cosa facciamo (aspetto dell’impegno personale)

3.Cosa vogliano (aspetto realizzativo)

4.Dove andiamo (lineamenti per il futuro)

Per i punti 2. e 3.  Si prega tener presente il rapporto di fattibilità/costo, ovvero il sogno e la realtà.

I contributi saranno pubblica integralmente su QUADERNI ON LINE (www.valoremilitare.blogspot.com) e sul comparto CESVAM del sito dell’Istituto: www.istitutodelnastroazzurro.org.

I criteri di estensione dei contributi, sono improntati ai dettati dello Statuto e del Regolamento dell’Istituto Del Nastro Azzurro,  allo spirito che governa il CESVAM, ed a quanto indicato, in larga massima, nel corsivo dell’Allegato B a seguito. ( pubblicato in data 17  febbraio 2025)


sabato 15 febbraio 2025

Lettera di Invito. Convegno: "Verso il Congresso Nazionale: Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa Vogliamo, Dove Andiamo" 26 marzo 2025 1 Parte

NOTIZIE CESVAM

 

CESVAM – CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 Lettera di invito

Roma 8  Febbraio 2025

 

Oggetto: Convegno di Studi e Ricerca “Verso il Congresso Nazionale. Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa vogliamo, Dove andiamo”

Sentito il Presidente Nazionale, sulla scia dei precedenti convegni del 2021 e del 2022 (vds le relazioni pubblicate nel mese di gennaio- febbraio 2025 su www.valoremilitare.blogspot.com,) si organizza il presente Convegno in occasione del prossimo Congresso Nazionale che si terrà a Genova ad ottobre 2025.

 La finalità di detto Convegno,  per ogni partecipante sono: raccogliere, per quanto riguarda l’Istituto del Nastro Azzurro, il proprio personale pensiero in merito all’aspetto identitario, all’aspetto dell’impegno personale e delle relative aspettative, all’aspetto realizzativo ed attuativo nel campo pratico, ed infine quali lineamenti tracciare per avere  per un futuro dell’Istituto nella società attuale.

Il Convegno, nella formula “Virtual and Presence” si terrà a Roma, Sala Grande della Presidenza Nazionale il 26 marzo 2025 ( ore 09,00 – 17,00).

La partecipazione,  si attua  sulla base delle modalità indicate nell’Allegato A. (sarà pubblicata il 14.2.2025)

Si riporta in Allegato B. il testo a premessa del Regolamento delle Corti d’Onore Roma 1967, in merito al Codice Cavalleresco, ed ai valori ed ai riferimenti che sono alla base dell’Istituto del Nastro Azzurro, come contributo iniziale alle riflessioni. (Sarà pubblicato il 16.2.2025)

Ogni partecipante, in caso di non presenza al Convegno (Virtual), è pregato di inviare il suo contributo scritto entro il 15 marzo 2025. Per i partecipanti che saranno presenti (Presence) entro il 24 marzo 2025: al seguente indirizzo email:  ricerca.cesvam@istituonastroazzurro.org.  

Info e contatti: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Il Convegno sarà videoregistrato ed una sintesi sarà trasmessa su canale

 You Tube dell’Istituto del Nastro Azzurro

(ISTITUTO NASTRO AZZURRO – CESVAM)

venerdì 14 febbraio 2025

Convegno: "Verso il Congresso Nazionale: Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa Vogliamo, Dove Andiamo" 26 marzo 2025 Save The date

NOTIZIE CESVAM

 Lineamenti del Convegno

Molti componenti del CESVAN hanno sollevato perplessità in merito alla necessita ed attuazione di questo convegno. Molti sono conviti che si è in un area estranea al CESVAM, quella associativa-ricreativa-celebrativa, da cui il CESVAM da sempre ha scelto di rimanere ai margini. Compito del CESVAM è quello di proporre studi, ricerche ed incontri culturali, selettivi e sviluppare la ricerca avanzata in tema di Valore Militare. Pertanto le due aree sono ben distinte. Sconfinamenti sono sempre deleteri. Rimane però il fatto che occorre far sentire il proprio pensiero nel momento in cui si vanno  a scegliere i componenti degli organi di vertice dell'Istituto; quindi si ha il diritto oltre che il dovere di dire la propria nel solco di quanto si è fatto nei dieci anni di vita del CESVAM. Soprattutto fare presente che il CESVAM non è un serbatoio di sopravvivenza dell'Istituto, ma un pilastro basilare della sopravvivenza stessa. Nonostante che questo assioma assodato da dieci anni di esperienza, sembra che da frange ben definite e che non nascondono il proprio pensiero venga ignorato. 

Essere portatori d'acqua per altri non è stata mai la vocazione del CESVAM. Quindi nel prossimo convegno, che ovviamente è aperto a tutti, anche a chi non fa parte del CESVAM, si vuole parlare di quello che sarà il futuro dell'Istituto, anche affrontando temi scabrosi e difficili.

Il mondo associativo militare è in profonda crisi; le Associazioni Combattentistiche, ad 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, non rappresentano nessun combattente di quella guerra, ma solo i propri eredi che spesso travisano i temi per cui suono state costituite adattando alla realtà criteri e contesti del passato. Un esempio per tutte: L'ANPI che dai temi della Resistenza è passata ai temi di politica attuale trasformandosi in una succursale di un partito politico, che, a quanto pare, non è in grado di svolgere la sua funzione ed ha bisogno di ausiliari.

Le Associazioni d'Arma: da quaranta anni la leva è stata sospesa. Le Associazioni d'Arma che vivevano di questo hanno perso la loro linfa vitale. Le giovani generazioni sono assenti. I soci attuali sono civili che quaranta anni fa hanno fatto il servizio di leva e vivono di ricordi e nostalgie pensando ad una gioventù passata. Nelle Cerimonie, ed è sotto gli occhi di tutti, la cosiddetta "popolazione", è assente. E lo schieramento delle Associazioni d'Arma  spesso fa stringere il cuore.

L'Istituto, per sua fortuna, non è una Associazione, anche se si constata che il 95% dei Soci ed il 90% dei Presidenti e di chi ha cariche direttive, si è allineato alle e sulle Associazioni Combattentistiche e D'Arma, trascinando l'Istituto nel quadro sopra descritto. 

Il Congresso Nazionale è a ottobre. Potrebbe essere una occasione di rinnovamento, o meglio un ritorno al passato, riportando l'Istituto stesso nella sua giusta posizione di Istituto fondato su una legge, e quindi non una Associazione, e soprattutto di Ente Morale. 

Il convegno del 26 marzo 2025 ha questa finalità: cogliere questa occasione di rinnovamento e confronto. Sempre se ne vale la pena.

giovedì 13 febbraio 2025

Ricerca decorati. Albo d'Oro Decorato di Medaglia d'Argento al Valore Militare Guerra d'Etiopia

 ARCHIVIO

A pag. 85 della Fonte per l'Albo d'oro T19 (Luca E, De Vecchi G., Storia delle Unità Combattenti della MSVN 1923- 1943, Roma, Giovanni Volpe Editore, 1976) si legge 

..." un giovinetto di 13 anni fuggì di casa e pervenne ad arruolarsi nella Divisone 21 Aprile. ebbe modo di partecipare a parecchi fatti d'arme ( guerra di Etiopia - 1935-1936) e seppe meritarsi una Medaglia d'Argento al Valore Militare. Vive  negli Stati Uniti con una numerosa famiglia".

Se aveva 13 anni nel 1935 vuol, dire che era della classe del  1922 0 1923. Sicuramente nel Diario Storico della 3a Divisione  " 21 Aprile" sarà riportato il nome di questo Decorato. La "Divisone "21 Aprile" era composta dalla 230a Legione "L'Aquila", 252a Legione "Acciaiata" Lecce, e dalla 263a Legione "T. Galli" Reggio Calabria. La Divisone sbarca a Massaua tra il 18 ed il 23 settembre 1935.

per contatti: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

                    albodoro@istitutonastroazzurro. org

mercoledì 12 febbraio 2025

Albo D'Oro. Ricerca Materiali. Albo d'Oro della Provincia di Brindisi

                                                                                                                                       NOTIZIE CESVAM

 Albo d'oro. Ricerche Materiali

Sono state acquisite in merito all'Albo d'oro della provincia di brindisi le seguenti notizie

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Albo d'oro. Decorati al valor militare nella provincia di Brindisi (1915-1945): Albo d'oro. Decorati al valor militare nella provincia di Brindisi (1915-1945)


Purtroppo il volume è esaurito.

martedì 11 febbraio 2025

ANNESSO - BOLLETTINO NOTIZIE ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI. ANNO III, N. 1 GENNAIO 2025

 NOTIZIE CESVAM

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XII, 57/58 N. 6, Novembre – Dicembre  2024, 1 Gennaio 2025

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

 Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N. 1, Gennaio 2025, 1  Febbraio 2025

 

 III/1/426. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 401, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/1/426 - Utente Carlo Maria Magnani. Alla data odierna risulta aver inserito 8266 Decorati

III/1/427 – Luigi Marsibilio. Provincia di Sondrio. Albo d’Oro della Provincia di Sondrio. Inizio alla data odierna

III/1/428 - Utente Monica Apostoli. Alla data odierna risulta aver inserito 1107 Decorati. Provincia di Pordenone. Lavoro all’80%

III/1/429 -  Provincia di Genova. Esiste la possibilità di un nuovo Utente che inserisca i dati della Provincia. In Coordinamento con altri Utenti della Regione, Manuel Vignola e Nicolò Paganelli.                                                                                                                                                                                III/1/430 – Guida Generale. La Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Questo Corpo Disciolto il 6 Dicembre 1943 aveva le Milizie di Specialità che erano: Confinaria, Ferroviaria, Universitaria, Stradale, Postelegrafonica, Artiglieria da Costa, Artiglieria Contraerea.

III/1/431 – Utente Vincenzo Santoro. Alla Data odierna sono stati inseriti 2556 Decorati della provincia di Catanzaro.

III/1/432 – Provincia di Como, Alla data odierna non si hanno notizie della esistenza di un Albo d’Oro della Provincia.

III/1/433 - Utente Roberta Bottoni. Alla data odierna sono stati inseriti 4027 Decorati relativi alle varie provincie, tra cui Vicenza e Frosinone.

III/1/434 – Corpo Disciolti. Corpo Forestale dello Stato. Esiste dal 15 ottobre 1822 (Regie Patenti del Re Carlo Felice al Decreto legislativo 19 agosto 2016 n.17, quando transita nell’Arma dei Carabinieri

III/1/435 – Provincia di Aosta. Si conferma che la Provincia di Aosta non ha un albo d’oro di pertinenza. Tutti i Decorati sono stati ineriti negli albi d’oro della provincia di Torino.

III/1/436 – Utente Davide Truscello. Alla data odierna sono stati inseriti 3138 Decorati della provincia di Messina.

III/1/437 – Provincia di Sondrio. Nel marzo 2023 affidato ad un utente che non ha proceduto all’inserimento di alcun dato. In data odierna affidato ad altro Utente per inserimento dei Dati Individuali

III/1/438 – Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Per la Mobilitazione per la Guerra in Africa Orientale ha usato il seguente criterio: ai reparti mobilitati si da lo stesso numero dei reparti di mobilitazione aumentati di 100. Esempio: la Legione di Bergamo 14°, diede vita alla 114m Legione  oer l’esigenza A.O.

III/1/439 Utente Alessia Biasiolo- Alla data odierna sono stati inseriti 3019 Decorati relativi alla Provincia di Brescia.

III/1/440 – Provincia di Catania. Sono Stati inseriti i decorati del Albo d’Oro “Gli Azzurri dell’Etna”.

III/1/441 -  Corpo Veterinario Militare. Istituito con R. D. il 27 Giugno 1861Fonte: Del Giudice V. Silvestri A., Il Corpo veterinario militare. Storia.        

III/1/444 - La Direttrice della Biblioteca di Ancona anche a Gennaio 2025 ha comunicato che non è possibile accedere al Fondo Santini per avere documentazione sul Valore Militare di Ancona

III/1/445- Provincia di Cremona. Sono Stato ineriti tutti i Decorati della provincia sulla base della Fonte “ I Decorati della Provincia di Cremona”

III/1/446 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Storia del Valore Militare. A Gennaio 2025 sono iniziati gli inserimenti relativo dedicati ai congressi di Sassari, Torino, Siena, oltre a note riguardanti il 50° Anniversario della Fondazione dell’Istituto  del 1973 a Roma

III/1/447 – Utente Laura Monteverde. Alla data odierna sono stati inseriti 4461 Decorati.

III/1/448 - Il Blog di riferimento per l’Albo d’Oro continua ad essere associazionismomilitare.blogspot.com aggiornato alla data odierna

III/1/449 - Utente Mastrantonio Chiara. Alla data odierna risulta aver inserito 1899 Decorati.

III/1/450 - Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 MARZO 2025.  Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO  sono,  pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo.


lunedì 10 febbraio 2025

Sergio Benedetto Sabetta - La Nuova Guerra Fredda Tecnologica

 DIBATTITI

LA NUOVA GUERRA FREDDA TECNOLOGICA

Sergio  Benedetto  Sabetta

            Nella ridefinizione dei ruoli in atto, dopo il venire meno della globalizzazione a matrice USA, vi sono due diverse visioni, la prima a carattere territoriale sostenuta dalla Russia in cui si definisce una precisa area di influenza, l’altra fluida, estesa su tutto il globo, dove il fulcro è l’aspetto economico-tecnologico che dovrebbe determinare la prevalenza della Cina quale forza centrale a cui legare le varie aree secondo diverse tipologie di rapporto, uno scontro con gli USA che è stato definito “guerra fredda tecnologica”.

            Già nel 2011 il Segretario di Stato Hillary Clinton propose il “Pivot to Asia”, spostando l’attenzione dal teatro Atlantico-Europeo al teatro Pacifico-Asia.

            Successivamente nel 2018 Trump vieta la vendita di forniture USA in materia di telecomunicazioni alla cinese ZTE, per inserire nel 2019 l’altra azienda Huawei nella “Entity list”, elenco delle aziende considerate pericolose per la sicurezza nazionale, questo nel tentativo di ritardare lo sviluppo dei progetti sulla nuova tecnologia 5G in cui era impegnata l’azienda cinese.

            Sempre su questa linea nel 2022 Biden ha imposto nuovi meccanismi di controllo sulla vendita alle aziende cinesi di attrezzature per la produzione di microchip e semiconduttori necessari per sviluppare l’IA.

            La Cina nel 2023, usando la sua capacità di controllo quasi monopolistico sulle miniere di “terre rare” sia in Africa che in Asia, ha reagito imponendo restrizioni sull’esportazione del gallio e del germanio, metalli indispensabili nella produzione di componenti hardware.

            Inoltre ha promosso nuove alleanze per progetti infrastrutturali digitali nell’ambito della “Nuova Via della Seta”, oltre che rafforzare la legislazione sulla sicurezza dei dati e sull’IA.

            In questo scontro in atto si inseriscono i paesi del “Sud Globale”, eredi dei “Non Allineati”, i quali intendono creare propri spazi di azione e influenza, in particolare il gigante India, corteggiato da Russia, USA e saltuariamente della Cina.

            In questo scenario l’UE è apparsa priva di una propria coerenza, con una perenne tensione interna e spinte opposte, affascinata dalla possibilità di accesso al mercato interno cinese, non capace di difendere il proprio apparato industriale dalle continue acquisizioni di brevetti, marchi e catene produttive, tanto da essere dipendente dalla Cina per il 98% sull’approvvigionamento di “terre rare”, 93% per il magnesio e 97% per il litio.

            Le possibilità per l’Europa restano comunque alte, considerando i suoi rapporti con il Sud del mondo secondo le modalità di un nuovo “Piano Mattei”, logicamente superando le difficili contrapposizioni di interessi e visioni storiche, dobbiamo considerare che vi sono varie Europe, una Mediterranea, una Nord-Atlantica, una Baltica, una Danubiano-Balcanica ed una dell’Est.

            Emerge un conflitto tra due visioni opposte del mondo, in cui ad un modello liberale-democratico si contrappone un modello accentrato ed autoritario sia nell’azione politico-strategica e di pianificazione industriale.

            In questo conflitto si è manifestata, nella partecipazione del Presidente cinese al XV vertice BRICS tenuto a Johannesburg nell’agosto 2023 e alla sua successiva assenza al XVIII Forum svoltosi a Nuova Delhi nel settembre dello stesso anno, la latente conflittualità tra Cina ed India per l’influenza nel Sud del mondo, a partire dall’Africa.

            Lo stesso allargamento del BRICS ai nuovi Paesi quali l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l’Egitto e l’Etiopia potrebbe favorire la Cina fornita di maggiori risorse economiche e tecnologiche da investire su questi Paesi, legandoli sia in termini tecnologici che di indebitamento.

            Si creerebbe quindi una nuova dualità mondiale, basata sul rapporto-conflitto USA/Cina come nella seconda metà del ‘900 vi fu il rapporto USA/URSS.

Nota

N. Mattescio, Guerra fredda tecnologica, multipolarità e ruolo dell’Europa; La redistribuzione del potere mondiale, Editoriali, Liberi n. 6-7/23 e n. 8-9-10/23.