Alla data del 28 Febbraio 2025 alle ore 23,59 i contatti sono stati in questo mese di Febbraio 9533
Indici in progress
Il blog è espressione del Centro Studi sul Valore Militare - Ce.S.Va.M.- istituito il 25 settembre 2014 dal Consiglio Nazionale dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare.Lo scopo del CEsVAM è quello di promuovere studi sul Valore Militare.E' anche la continuazione on line della Rivista "Quaderni" del Nastro Azzurro. Il Blog è curato dal Direttore del CEsVAN, Gen. Dott. Massimo Coltrinari (direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
Alla data del 28 Febbraio 2025 alle ore 23,59 i contatti sono stati in questo mese di Febbraio 9533
Indici in progress
Il mese di febbraio è propedeutico per il CESVAM al convegno del 26 Marzo 2025 dedicato ai temi del passato, del presente e del futuro del Nastro Azzurro.
Ovviamente in chiave positiva e propositiva, evitando ogni accenno a recriminazione, a "quello che deve essere e non è" nel rispetto reciproco di stima e considerazione. Ricollegandosi ai Lineamenti espressi a presentazione del Convegno, in cui si sottolineava la crisi profonda di identità di contenuti e di azione da parte sia delle Associazioni Combattentistiche che delle Associazioni d'Ama, e sottolineando il fatto che l'Istituto non è una Associazione ne Combattentistica e ne d'Arma, ma un Istituto ed un Ente Morale creato con legge. i temi sul tavolo sono molteplici.
IL CESVAM vuole individuare questi temi di discussione e confrontarsi con chi vuole partecipare, sulla base dei principi fondanti dell'Istituto che sono riportati nello Statuto e quindi trarre delle considerazioni.
Sono in corso le operazioni di divulgazione e quindi i report per raccogliere le proposte e quindi le risposte.
Ultima considerazione per questo mese. Secondo le statistiche indicate, rilevate ogni mese, nel mese di Febbraio i contatti su questo blog e quindi la lettura dei "Quaderni on Line" ha superato il numero di 8000 contatti. Una prospettiva interessante, che però va analizzata più in profondità e comprendere chi ha voluto leggere le nostre cose e perchè.
(massimo coltrinari)
Anno LXXXVI, Supplemento on line, II, 2025, n. 108
Febbraio 2025
NOTIZIE CESVAM
Collaborazione
Federazione Regionale delle Marche - CESVAM
Nel solco della bella iniziativa svoltasi il 16 Gennaio 2025 a ricordo della MOVM Ceccaroni la Federazione Regionale delle Marche ha stabilito ottimi rapporti con la Famiglia dell'Eroe. In questo quado si è avuta la disponibilità di Paola Grizi, discente dell'Eroe, che con un gesto spontaneo e squisito ha voluto offrite una sua opera per la iniziativa dedicata alle Donne in occasione della festa dell'8 marzo. Un gesto spontaneo che già delineava la partecipazione alla iniziativa in essere in uno spirito di partecipazione che è facile crearsi quanto si creano basi culturali degne di nota.
La scultrice Paola Grizi ha voluto donare questa sua opera l'Istituto del Nastro Azzurro, in segno di gratitudine per il ricordo del suo avo. L'Istituto, tramite il Presidente della Federazione delle Marche, la lascerà in custodia al Comune di Potenza Picena a ricordo e memoria di questa giornata dedicata al valore militare al femminile.
NOTIZIE CESVAM
Rivista QUADERNI n. 4 del 2024
Si riporta la nota redazione del presente numero della Rivista QUADERNI.
Ultimo numero
dell’anno 2024, riporta, dopo l’editoriale, l’intervento di presentazione del
Calendario Azzurro del 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di
Liberazione da parte di Antonio Vittiglio. Lo stesso Calendario, creato e
predisposto da Antonio Daniele nella sua interezza tipografica.
Il Mondo da cui
veniamo, la Memoria, in Approfondimenti, Giorgio Madeddu pone alla attenzione
generale le sue ricerche in merito alle prime Medaglie al Valore Militare del
Regno di Sardegna, sostenendo tesi tanto originali quanto documentate. In
Dibattiti, affronto il tema dei Rapporti tra il partito d’Azione ed il partito
comunista in piena Guerra di Liberazione, con materiali per approfondire i
variegati apporti della sinistra italiana nella nascente democrazia
repubblicana. Osvaldo Biribicchi, in Dibattiti, tratta di un argomento dedicato
alla Resistenza nell’Alto Lazio con testimonianze di chi allora protagonista
degli eventi. In Archivio, Marco Maria Contardi ci illustra, dal punto di vista
architettonico, come l’Esercito Italiano curi il patrimonio artistico ereditato
dalle scelte derivanti dalle Leggi Siccardi del 1854. Questa parte, infine, si
conclude con l’intervento di Davide Corona con un articolo sulla Guardia alla
Frontiera, il Corpo confinario esisto dal 1933 al 1946.
Il Mondo in cui
viviamo, la realtà d’oggi, porta. In “Una Finestra sul Mondo” un contributo di
Nicolò Paganelli, utilizzando il sistema parametrale, dedicato a Cuba, mentre
Massimo Dionisi, in Geopolitica delle Prossime Sfide, ci proietta già nel nuovo
anno con le eventuali minacce che il Giubileo 2025 innesca come derivazione dei
conflitti sia nel Mediterraneo che nella instabilità del Sahel. In chiusura, in
Scenari, Regioni, Quadranti, tre carte commentate in merito ai rapporti tra
Cina e Russia, ed alla presenza di questa in Africa. Le rubriche di chiusura
rispecchiano la tradizione della Rivista. Infine da notare che, come
conclusione dei 10 anni del CESVAM (25 settembre 2014 -25 settembre 2024) la II
e la III Pagina di Copertina della Rivista riporta la Presenza del CESVAM in
Rete e l’elenco delle pubblicazioni attivate. Un augurio migliore per questa
data anniversaria non ci si poteva aspettare.
(massimo coltrinari,
direttore del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare)
I
Pagina di Copertina. “Medaglia del
Decennale della Fine della Prima Guerra Mondiale (1928).Opera dello scultore
Aurelio Mistruzzi, reca l’immagine di
“Roma communis Patria” e nel verso, l’apoteosi glorificatrice del Milite Ignoto
In base ad un accordo con la S.I.A.M. 8Societa
Italina per l’Arte della Medaglia riservò integralmente tutti gli utili della
vendita di detta Medaglia a favore dell’Istituto del Nastro Azzirro.
IV
di Copertina: I Libri del Nastro Azzurro.
DIBATTITI
IL BOMBARDAMENTO
DI BARI
2 DICEMBRE 1943
Sergio Benedetto Sabetta
Passate da
poco le ore 19,00 sul cielo di Bari si
presentarono cinque bombardieri “Junkers
Ju 88” della “ Luftflotte 2“, bombardarono
le navi alleate ancorate nel porto di Bari causando forte perdite e
danneggiandone gravemente le strutture, questo per impedire i rifornimenti alle
truppe alleate avanzanti sul litorale adriatico, rallentandone la marcia, e
permettere ai reparti tedeschi lo sganciamento.
Le navi
affondate furono 17, mentre quelle danneggiate 8, tra quelle affondate anche la
nave USA “SS John Harvey” che
trasportava segretamente 2000 bombe all’iprite MA7A1, di queste una parte esplosero
contaminando sia il porto che le zone limitrofe, mentre quelle inesplose
finirono sul fondale del porto.
L’uso
dell’iprite a fini bellici era già stato proibito dalla Convenzione di Ginevra
del 1925, sebbene violato dall’Italia nella Guerra con l’Etiopia del 1936, ma
l’esplosione produsse un effetto inaspettato, un forte vento proveniente dalla
terraferma allontanò verso il mare la nube tossica finendo in alto mare, dove
si depose sulle onde, formando una miscela oleosa che intossicò chi si trovava
in mare.
Senza
entrare nel merito del perché di un tale trasporto, vi furono comunque circa
mille morti tra civili e militari ed altri 800 ricoverati per gravi ustioni, un medico, di nome Alexander, presente, vista
la particolare tipologia delle stesse, chiese ulteriori informazioni al
restante personale medico che non seppe dare chiarimenti.
Rivoltosi
allora alle autorità militari ottenne di studiare la documentazione ufficiale e
l’11 dicembre 1943 stese una prima relazione con le sue conclusioni, nelle
quali dichiarò che le ustioni denominate NYD (dermatiti non ancora
identificate) erano il risultato dell’iprite mescolatasi al petrolio già
presente nel porto.
Nel
tentativo di salvare più pazienti possibili, si sottopose all’autopsia i
pazienti deceduti al fine di capire le modalità d’azione dell’iprite mescolata
al petrolio, gli studi scientifici aggiornati che ne seguirono condussero a due
complesse relazioni mediche, una del 27 dicembre 1943 e l’altra del 20 giugno
1944 inviate rispettivamente a Edgewood negli USA e l’altra a Porton Down in
Gran Bretagna, tutti e due centri di studio sull’arsenale chimico.
Le relazioni
cominciano a girare su vari istituti di ricerca medica, fino ad interessare il
capo della divisione medica del Servizio chimico di guerra, il quale dal 1945
diventerà il direttore di uno dei principali istituti di ricerca sul cancro al
mondo (Memorial Sloan – Kettering Cancer di New York).
Le relazioni
di Alexander risulteranno preziose per la ricchezza di informazioni su un ampio
numero di vittime, nel 1946 un articolo scientifico sulla rivista “Associazioni
Mediche Statunitensi” fa nascere ufficialmente la chemioterapia, da un fatto
tragico di guerra era nata una speranza di salvezza, un nuovo fronte di
ricerca.
Nota
A.M. Calore, Danni “collaterali” di guerra, 13, Libero n.10
-11 – 12 2024.
SEGNALAZIONE LIBRARIE
ARCHIVIO
Novara, Brigata,
brigata di fanteria di linea costituita nel marzo 1915 per la guerra
Italo-austriaca (1915-1918) dai depositi del 23° e del 67° fanteria coi
reggimenti 153° e 154°. Schierata inizialmente nel settore Valdastico-Tonezza,
conquistò il Coston d’Arsierio ed attaccò il M. Coston che cadde in suo
possesso nel settembre 1915. Inviata poi ad Oslavia, strappò al nemico la
conquistata q. 188. Richiamata sull'altipiano di Asiago per l'offensiva
austriaca del maggio 1916, operò sul Coston d’Arserio e tenne la difesa del
Passo della Vena subendo la perdita di 28 ufficiali e 1173 gregari. Altra
strenua resistenza oppose al nemico al Monte Cengio ed allo sbarramento di Val
Canaglia. Nella nostra controffensiva la brigata attaccò il M. Cimone che fu
conquistato dal 154° reggimento. Nel maggio 1917 fu trasferita sulla fronte di
Castagnevizza, ove strappò al nemico alcune importanti posizioni. Raggiunto il
Piave, in seguito al nostro ripiegamento dell'autunno 1917, impegnò coi nemici
un violento combattimento a Molino della Sega, che rimase in suo possesso. Sul
Basso Piave operò fino alla nostra offensiva finale, allorché passò il fiume ed
insegui il nemico verso Concordia Sagittaria, S. Giorgio di Nogaro e
Cervignano. Per il suo contegno in guerra meritò la citazione sul bollettino di
guerra del Comando Supremo (17 novembre 1917);
al 154° Reggimento fu assegnata la Medaglia d'Argento al Valore con la
seguente motivazione: “Attraverso difficoltà di terreno ritenute
insormontabili, superando la tenace resistenza del nemico, il II battaglione,
rinforzata dalla 10a compagnia, in unione ad un battaglione d’ alpini,
conquistava con slancio sovrumano l'impervio M. Cimone; mantenendolo saldamente
contro i formidabili e sanguinosi contrattacchi dell'avversario” (M. Cimone di
Arsiero, 23 luglio 1916).
Le mostrine: metà superiore azzurro e metà inferiore giallo nel senso
orizzontale.
ARCHIVIO
Massimo Coltrinari
All’indomani della conclusione del
nostro processo unitario, con la vittoria nella Grande Guerra, si sentì la
necessità di un ‘ulteriore presenza dello Stato, espressione della Nazione
Italiana, nella società civile nei più variegati campi, soprattutto quello
economico, industriale, sociale. Da questa necessità l’intervento dello Stato
si è manifestato attraverso la costituzione di “Istituti” che accogliessero le
migliori energie e le personalità di spicco affinche, in parallelo con
l’organizzazione statuale, raggiungessero determinati obiettivi, fondamentali
per il progresso della Nazione.
E’ il prosieguo del progresso unitario che si
attua in modo particolare. Sono così creati, L’Istituto Nazionale della
Ricostruzione Industriale (I.R.I), L’Istituto Nazionale della Vasca Navale,
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), L’Istituto di Storia
del Risorgimento, L’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del
Pantheon, L’Istituto Nazionale per il Medio ed Estremo Oriente (ISMEO),
Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valore Militare. Dal
Nome di questi Istituti si evince la finalità per cui sono stati costituiti.
L’idea ispiratrice della costituzione
dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valore
Militare è quella napoleonica della
Legion d’Onore, che voleva raccogliere attorno alla bandiera tricolore francese
il meglio dei Cittadini, in sostituzione della aristocrazia nobiliare
medioevale e dell’Ancien Regime spazzata
via dai principi di uguaglianza e fratellanza della Rivoluzione Francese.
L’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare nasce
quindi come una Elite, in cui criterio base è la dimostrazione sul campo del
Valore Militare, la cui azione è incardinata sul quello che si intendeva e si
intende come Codice d’Onore. Nei primi decenni i criteri di ammissione furono
rigidi: non solo si doveva essere decorati, ma la decorazione doveva essere
conseguita in presenza del nemico. Fino allo scoppio della seconda guerra
mondiale, con criteri via via meno rigidi, non si ammettevano soci le cui
motivazioni di concessione della Medaglia al Valore militare erano per altri
fatti, quali l’ordine pubblico, l’ardimento, e aspetti sociali.
Per sottolineare tutto questo è dare
ulteriore spessore a questa impostazione dell’Istituto del Nastro si credette
opportuno dare manifesta immagine del Valore Militare, creando di fatto una
“nobiltà” basata sul Codice d’Onore, e sui valori fondanti l’Istituto, con un
riconoscimento ufficiale.
Vittorio Emanuele III con Regio decreto, quindi, dispose che i Soci dell’Istituto del Nastro Azzurro possano fregiarsi del diritto di far uso di
un emblema araldico sulla base delle decorazione ricevuta. In sostanza questo
riconoscimento vuole dare un riconoscimento ufficiale di Nobiltà all’atto di
Valore compiuto
Con Regi Decreti 7 ottobre 1926, 17
novembre 1927 e 19 dicembre 1935, con cui si conferiva l’Emblema Araldico ai
Soci dell’Istituto decorati di Croce di Guerra al Valore Militare, è stato concesso all’Istituto ed ai
suoi Soci l’uso
di un Emblema Araldico
concessione confermata in epoca
repubblicana in approvazione
dello Statuto dell’Istituto, con
D.P.R. del 10.1.1966,
n.158
Viene rilasciato dalla Presidenza Nazionale
ai Soci
che ne fanno
domanda tramite le rispettive Sezioni e Federazioni, dietro versamento
dell’importo previsto.
L’Emblema Araldico alla Memoria viene
rilasciato a titolo gratuito, su domanda del congiunto più vicino o della
Federazione competente, alla memoria dei decorati Caduti sul Campo o morti in seguito a ferite o
invalidità contratte in guerra o in missioni per il mantenimento della pace. Ai Soci d’Onore
l’Emblema Araldico viene rilasciato a titolo gratuito.
L’Emblema deve essere autenticato con
l’apposizione del timbro a secco.
IL
distintivo dell’Istituto da portarsi all’occhiello della giacca è
costituito: – per i Soci
Ordinari dallo scudo
dell’Emblema Araldico con riportati
i simboli delle decorazioni di cui il Socio o il
congiunto del Socio è insignito; – per i Soci Sostenitori da uno spillo con Emblema Araldico generico .
Oggi
la concessione dell’Emblema Araldico ha assunto un ulteriore
significato: quello di ricordare ai posteri, ed ai congiunti le gesta e la
figura del loro parente, al fine di mantenere vivo nella società, attraverso il
passaggio generazionale, il ricordo e le gesta di chi ha dato “di più” alla
Patria. E’ quindi un veicolo fondamentale della missione dell’Istituto nella
società civile, sempre basato su quel novero di regole non scritte ma basilari
per un vivere sereno e collettivo che è il Codice d’Onore.
UNA FINESTRA SUL MONDO
ALLEGATO
B
I
Valori che hanno ispirato la creazione dell’Istituto del Nastro Azzurro: Il
Codice Cavalleresco.
L'entrata in vigore del
nuovo Statuto dell'Istituto del Nastro Azzurro (G. U. n. 8912 Aprile 1966) e
l'esperienza degli anni decorsi hanno consigliato di procedere al riordinamento
ed a qualche ritocco delle disposizioni relative alle Corti d'Onore
dell'Istituto. La materia è stata disposta in forma più organica, distinguendo
le norme statutarie basilari ed immutabili da quelle di regolamentazione che
pоtrebbero in avvenire subire modifiche consigliate dalla esperienza o da
particolari circostanze.
Nel presente fascicolo
sono riunite e coordinate le disposizioni relative alla costituzione delle
Corti d'Onore e quelle per il loro funzionamento e per la procedura. Si è
tenuto conto, oltre che delle disposizioni di legge, anche di altri regolamenti
relativi alla speciale materia e particolarmente delle norme contenute nel
Codice Cavalleresco di Jacopo Gelli.
E' bene ricordare che
il Codice Cavalleresco è la raccolta delle norme e delle regole che nelle
vertenze d'onore tra gentiluomini disciplinano i loro atti, onde rimangano
sempre nell'ambito del vero, dell'onesto e del giusto. Norme cavalleresche non
superate né pleonastiche, anche se per la riparazione delle offese all'onore
sia andato in disuso il ricorso al duello, dappoiché oggi non più alla partita
d'armi bensì alla giustizia dello Stato viene, per solito, devoluto il compito
della difesa dell'onore dei cittadini. Tuttavia,
laddove per il Codice Penale determinate offese all'onore non vengono
considerate reati, il Codice Cavalleresco interviene a tutela dell'onore per
quelle lesioni che la sensibilità del gentiluomo rileva, ma che non essendo
colpite o colpibili dalla giustizia dello Stato, richiedono l'applicazione di
sanzioni, dal contenuto squisitamente morale, la cui importanza non è
disconoscibile nel campo cavalleresco. Codeste norme e regole cavalleresche,
quindi, non contrastanti con le altre dell'ordinamento giudiziario dello Stato,
anzi complementari di quelle, sono tuttora valide, atte a mantenere e
vivificare la sensibilità del concetto d'onore. Esse, quindi, hanno forza di
legge per chi vuole essere
considerato gentiluomo e sono dedotte dalla complessa giurisprudenza
cavalleresca, che giorno per giorno
si è concretata e chiarita nei lodi dei giurì.
Il compito dei Giurì
d'onore è difficilissimo per l'importanza e per le conseguenze del suo vẻi-detto,
che è irrevocabile. Perciò nei giudici d'onore si richiede indipendenza
assoluta di giudizio e cognizione piena delle leggi cavalleresche. La prima
missione del Giurì d'onore è di por-tare subito la questione in campo pacifico
e di discutere prima di ogni altra cosa se la ragione del ricorso fu giusta o
arbitraria.
Decade
dalle prerogative cavalleresche colui che pretende avere ragione anche se ha
torto; che dichiari di disconoscere le leggi d'onore e l'autorità dei consessi
cavallereschi richiesti.
La raccolta delle norme
risponde ad una particolare esigenza delle Corti d'Onore chiamate a
pronunciarsi su questioni legate a nobili tradizioni rispettate in ogni tempo e
che richiedono soluzioni che debbono essere determinate da una completa
conoscenza delle consuetudini che regolano sì delicata materia.
L'Istituto del Nastro
Azzurro è eretto in Ente Morale (R.D. n. 1308 del 31-V-1928) ed il suo Statuto
approvato con Decreto del Capo dello Stato n. 158 del 10-1-1966 all'Art. 2
lett. f), Art. 12 e Art. 14 determina la costituzione ed il funziona-mento
delle Corti d'Onore. Questo fascicolo offre ai componenti delle Corti d'Onore
dell'Istituto e, in generale, ai Soci di questo, come ad ogni altro
interessato, una utile guida per agevolare il sollecito svolgimento dei giudizi
delle Corti. Dette Corti d'Onore, riconosciute dalla Suprema Autorità dello
Stato, hanno carattere ufficiale; ha quindi speciale importanza il ricorso ad
esse, ricorso che è obbligatorio per i Soci dell'Isti-tuto e aperto liberamente
ad ogni cittadino- Il fascicolo è consultabile presso l’Emeroteca del CESVAM.
NOTIZIE CESVAM
ALLEGATO
A
Oggetto:
Convegno di Studi e Ricerca “Verso il
Congresso Nazionale”. Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa vogliamo, Dove
andiamo” Modalità
I partecipanti al Convegno in linea generale dovrebbero sintetizzare le
proprie opinioni ai quesiti di sotto riportati nello spazio di una pagina ( 25
righe) nel seguente ordine:
1.Chi
siamo (aspetto identitario)
2.Cosa
facciamo (aspetto dell’impegno personale)
3.Cosa
vogliano (aspetto realizzativo)
4.Dove
andiamo (lineamenti per il futuro)
Per i punti 2. e
3. Si prega tener presente il rapporto
di fattibilità/costo, ovvero il sogno e la realtà.
I contributi saranno
pubblica integralmente su QUADERNI ON LINE (www.valoremilitare.blogspot.com)
e sul comparto CESVAM del sito dell’Istituto: www.istitutodelnastroazzurro.org.
I criteri di estensione dei contributi, sono improntati ai dettati dello Statuto e del Regolamento dell’Istituto Del Nastro Azzurro, allo spirito che governa il CESVAM, ed a quanto indicato, in larga massima, nel corsivo dell’Allegato B a seguito. ( pubblicato in data 17 febbraio 2025)
NOTIZIE CESVAM
CESVAM – CENTRO STUDI
SUL VALORE MILITARE
Lettera
di invito
Roma 8 Febbraio
2025
Oggetto: Convegno di
Studi e Ricerca “Verso il Congresso Nazionale. Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa
vogliamo, Dove andiamo”
Sentito il Presidente Nazionale, sulla scia dei precedenti
convegni del 2021 e del 2022 (vds le relazioni pubblicate nel mese di gennaio-
febbraio 2025 su www.valoremilitare.blogspot.com,)
si organizza il presente Convegno in occasione del prossimo Congresso Nazionale
che si terrà a Genova ad ottobre 2025.
La finalità di detto
Convegno, per ogni partecipante sono:
raccogliere, per quanto riguarda l’Istituto del Nastro Azzurro, il proprio personale
pensiero in merito all’aspetto identitario, all’aspetto dell’impegno personale e
delle relative aspettative, all’aspetto realizzativo ed attuativo nel campo
pratico, ed infine quali lineamenti tracciare per avere per un futuro dell’Istituto nella società
attuale.
Il Convegno, nella formula “Virtual and Presence” si terrà a Roma, Sala Grande della Presidenza
Nazionale il 26 marzo 2025 ( ore 09,00 – 17,00).
La partecipazione, si
attua sulla base delle modalità indicate
nell’Allegato A. (sarà pubblicata il 14.2.2025)
Si riporta in Allegato B. il testo a premessa del Regolamento
delle Corti d’Onore Roma 1967, in merito al Codice Cavalleresco, ed ai valori
ed ai riferimenti che sono alla base dell’Istituto del Nastro Azzurro, come
contributo iniziale alle riflessioni. (Sarà pubblicato il 16.2.2025)
Ogni partecipante, in caso di non presenza al Convegno
(Virtual), è pregato di inviare il suo contributo scritto entro il 15 marzo
2025. Per i partecipanti che saranno presenti (Presence) entro il 24 marzo 2025:
al seguente indirizzo email: ricerca.cesvam@istituonastroazzurro.org.
Info e contatti: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
Il Convegno sarà videoregistrato ed
una sintesi sarà trasmessa su canale
You Tube dell’Istituto del Nastro Azzurro
(ISTITUTO NASTRO AZZURRO – CESVAM)
ARCHIVIO
A pag. 85 della Fonte per l'Albo d'oro T19 (Luca E, De Vecchi G., Storia delle Unità Combattenti della MSVN 1923- 1943, Roma, Giovanni Volpe Editore, 1976) si legge
..." un giovinetto di 13 anni fuggì di casa e pervenne ad arruolarsi nella Divisone 21 Aprile. ebbe modo di partecipare a parecchi fatti d'arme ( guerra di Etiopia - 1935-1936) e seppe meritarsi una Medaglia d'Argento al Valore Militare. Vive negli Stati Uniti con una numerosa famiglia".
Se aveva 13 anni nel 1935 vuol, dire che era della classe del 1922 0 1923. Sicuramente nel Diario Storico della 3a Divisione " 21 Aprile" sarà riportato il nome di questo Decorato. La "Divisone "21 Aprile" era composta dalla 230a Legione "L'Aquila", 252a Legione "Acciaiata" Lecce, e dalla 263a Legione "T. Galli" Reggio Calabria. La Divisone sbarca a Massaua tra il 18 ed il 23 settembre 1935.
per contatti: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org
albodoro@istitutonastroazzurro. org
NOTIZIE CESVAM
Albo d'oro. Ricerche Materiali
Albo d'oro. Decorati al valor militare nella provincia di Brindisi (1915-1945): Albo d'oro. Decorati al valor militare nella provincia di Brindisi (1915-1945)
Purtroppo il volume è esaurito.
NOTIZIE CESVAM
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
__________________________________________________________________
ANNO
XII, 57/58 N. 6, Novembre – Dicembre
2024, 1 Gennaio 2025
ANNESSO
A: BOLLETTINO NOTIZIE
DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Situazione bimestrale dello stato di sviluppo,
approntamento e finalizzazione de:
ALBO
D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI
Email:
albodoro@istitutonastroazzurro.org
Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO
AZZURRO. CESVAM
ANNO
III, N. 1, Gennaio 2025, 1 Febbraio 2025
III/1/426. La decodificazione
di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di
edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 401, il numero della comunicazione
dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra
notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga
omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI
DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024
riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto
del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la
piattaforma www.cesvam.org.
Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto
Nastro Azzurro - CESVAM
III/1/426
- Utente Carlo Maria Magnani. Alla data odierna risulta aver inserito 8266
Decorati
III/1/427
– Luigi Marsibilio. Provincia di Sondrio. Albo d’Oro della Provincia di
Sondrio. Inizio alla data odierna
III/1/428
- Utente Monica Apostoli. Alla data odierna risulta aver inserito 1107 Decorati.
Provincia di Pordenone. Lavoro all’80%
III/1/429 - Provincia di Genova. Esiste la possibilità di un nuovo Utente che inserisca i dati della Provincia. In Coordinamento con altri Utenti della Regione, Manuel Vignola e Nicolò Paganelli. III/1/430 – Guida Generale. La Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Questo Corpo Disciolto il 6 Dicembre 1943 aveva le Milizie di Specialità che erano: Confinaria, Ferroviaria, Universitaria, Stradale, Postelegrafonica, Artiglieria da Costa, Artiglieria Contraerea.
III/1/431
– Utente Vincenzo Santoro. Alla Data odierna sono stati inseriti 2556 Decorati
della provincia di Catanzaro.
III/1/432
– Provincia di Como, Alla data odierna non si hanno notizie della esistenza di
un Albo d’Oro della Provincia.
III/1/433
- Utente Roberta Bottoni. Alla data odierna sono stati inseriti 4027 Decorati
relativi alle varie provincie, tra cui Vicenza e Frosinone.
III/1/434
– Corpo Disciolti. Corpo Forestale dello Stato. Esiste dal 15 ottobre 1822
(Regie Patenti del Re Carlo Felice al Decreto legislativo 19 agosto 2016 n.17,
quando transita nell’Arma dei Carabinieri
III/1/435
– Provincia di Aosta. Si conferma che la Provincia di Aosta non ha un albo
d’oro di pertinenza. Tutti i Decorati sono stati ineriti negli albi d’oro della
provincia di Torino.
III/1/436
– Utente Davide Truscello. Alla data odierna sono stati inseriti 3138 Decorati
della provincia di Messina.
III/1/437
– Provincia di Sondrio. Nel marzo 2023 affidato ad un utente che non ha
proceduto all’inserimento di alcun dato. In data odierna affidato ad altro
Utente per inserimento dei Dati Individuali
III/1/438
– Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Per la Mobilitazione per la Guerra in
Africa Orientale ha usato il seguente criterio: ai reparti mobilitati si da lo
stesso numero dei reparti di mobilitazione aumentati di 100. Esempio: la
Legione di Bergamo 14°, diede vita alla 114m Legione oer l’esigenza A.O.
III/1/439
Utente Alessia Biasiolo- Alla data odierna sono stati inseriti 3019 Decorati
relativi alla Provincia di Brescia.
III/1/440
– Provincia di Catania. Sono Stati inseriti i decorati del Albo d’Oro “Gli
Azzurri dell’Etna”.
III/1/441 - Corpo Veterinario Militare. Istituito con R. D. il 27 Giugno 1861Fonte: Del Giudice V. Silvestri A., Il Corpo veterinario militare. Storia.
III/1/444 - La Direttrice della Biblioteca di Ancona anche a Gennaio 2025 ha comunicato che non è possibile accedere al Fondo Santini per avere documentazione sul Valore Militare di Ancona
III/1/445-
Provincia di Cremona. Sono Stato ineriti tutti i Decorati della provincia sulla
base della Fonte “ I Decorati della Provincia di Cremona”
III/1/446
- Sito Albo d’Oro. Home Page. Storia del Valore Militare. A Gennaio 2025 sono
iniziati gli inserimenti relativo dedicati ai congressi di Sassari, Torino,
Siena, oltre a note riguardanti il 50° Anniversario della Fondazione
dell’Istituto del 1973 a Roma
III/1/447
– Utente Laura Monteverde. Alla data odierna sono stati inseriti 4461 Decorati.
III/1/448
- Il Blog di riferimento per l’Albo d’Oro continua ad essere
associazionismomilitare.blogspot.com aggiornato alla data odierna
III/1/449
- Utente Mastrantonio Chiara. Alla data odierna risulta aver inserito 1899
Decorati.
III/1/450
- Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 MARZO 2025. Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio
2023) ANNESSO sono, pubblicati su www.cesvam.org e sul sito
dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare
e su www.valoremilitare.org.
Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed
uscirà in modo autonomo.
DIBATTITI
LA NUOVA GUERRA FREDDA TECNOLOGICA
Sergio Benedetto
Sabetta
Nella ridefinizione dei ruoli in atto,
dopo il venire meno della globalizzazione a matrice USA, vi sono due diverse
visioni, la prima a carattere territoriale sostenuta dalla Russia in cui si
definisce una precisa area di influenza, l’altra fluida, estesa su tutto il
globo, dove il fulcro è l’aspetto economico-tecnologico che dovrebbe
determinare la prevalenza della Cina quale forza centrale a cui legare le varie
aree secondo diverse tipologie di rapporto, uno scontro con gli USA che è stato
definito “guerra fredda tecnologica”.
Già
nel 2011 il Segretario di Stato Hillary
Clinton propose il “Pivot to Asia”,
spostando l’attenzione dal teatro Atlantico-Europeo al teatro Pacifico-Asia.
Successivamente
nel 2018 Trump vieta la vendita di
forniture USA in materia di telecomunicazioni alla cinese ZTE, per inserire nel
2019 l’altra azienda Huawei nella “Entity
list”, elenco delle aziende considerate pericolose per la sicurezza
nazionale, questo nel tentativo di ritardare lo sviluppo dei progetti sulla
nuova tecnologia 5G in cui era impegnata l’azienda cinese.
Sempre
su questa linea nel 2022 Biden ha
imposto nuovi meccanismi di controllo sulla vendita alle aziende cinesi di attrezzature
per la produzione di microchip e semiconduttori necessari per sviluppare l’IA.
La
Cina nel 2023, usando la sua capacità di controllo quasi monopolistico sulle
miniere di “terre rare” sia in Africa che in Asia, ha reagito imponendo
restrizioni sull’esportazione del gallio e del germanio, metalli indispensabili
nella produzione di componenti hardware.
Inoltre
ha promosso nuove alleanze per progetti infrastrutturali digitali nell’ambito
della “Nuova Via della Seta”, oltre che rafforzare la legislazione sulla
sicurezza dei dati e sull’IA.
In
questo scontro in atto si inseriscono i paesi del “Sud Globale”, eredi dei “Non
Allineati”, i quali intendono creare propri spazi di azione e influenza, in
particolare il gigante India, corteggiato da Russia, USA e saltuariamente della
Cina.
In
questo scenario l’UE è apparsa priva di una propria coerenza, con una perenne
tensione interna e spinte opposte, affascinata dalla possibilità di accesso al
mercato interno cinese, non capace di difendere il proprio apparato industriale
dalle continue acquisizioni di brevetti, marchi e catene produttive, tanto da
essere dipendente dalla Cina per il 98% sull’approvvigionamento di “terre
rare”, 93% per il magnesio e 97% per il litio.
Le
possibilità per l’Europa restano comunque alte, considerando i suoi rapporti
con il Sud del mondo secondo le modalità di un nuovo “Piano Mattei”,
logicamente superando le difficili contrapposizioni di interessi e visioni
storiche, dobbiamo considerare che vi sono varie Europe, una Mediterranea, una
Nord-Atlantica, una Baltica, una Danubiano-Balcanica ed una dell’Est.
Emerge
un conflitto tra due visioni opposte del mondo, in cui ad un modello
liberale-democratico si contrappone un modello accentrato ed autoritario sia
nell’azione politico-strategica e di pianificazione industriale.
In
questo conflitto si è manifestata, nella partecipazione del Presidente cinese
al XV vertice BRICS tenuto a Johannesburg nell’agosto 2023 e alla sua
successiva assenza al XVIII Forum svoltosi a Nuova Delhi nel settembre dello stesso
anno, la latente conflittualità tra Cina ed India per l’influenza nel Sud del
mondo, a partire dall’Africa.
Lo
stesso allargamento del BRICS ai nuovi Paesi quali l’Arabia Saudita, gli
Emirati Arabi Uniti, l’Egitto e l’Etiopia potrebbe favorire la Cina fornita di
maggiori risorse economiche e tecnologiche da investire su questi Paesi,
legandoli sia in termini tecnologici che di indebitamento.
Si
creerebbe quindi una nuova dualità mondiale, basata sul rapporto-conflitto
USA/Cina come nella seconda metà del ‘900 vi fu il rapporto USA/URSS.
Nota
N. Mattescio, Guerra fredda
tecnologica, multipolarità e ruolo dell’Europa; La redistribuzione del potere
mondiale, Editoriali, Liberi n. 6-7/23 e n. 8-9-10/23.