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mercoledì 7 ottobre 2015

Ricostruzione di un avvenimento militare. 1 La Teoria. 7. Il concetto di svolgimento

a. La Teoria

1. La Storia quale passato e quale conoscenza del passato. 2. La Storia quale conoscenza. 3. Le Fonti Storiche. 4. Le partizioni della Storia. 5. Relazione Storia e Storiografia. La funzione dello Storico. 6. La filosofia della Storia. 7. Il concetto di svolgimento. 8 .La Storia Militare.

 7. Il concetto di svolgimento ed il concetto di continuità.
In presenza di disparità delle impostazioni ed interpretazioni che si formalizzano in dottrine più o meno accettate e seguite, preme porre in rilievo in concetto del divenire storico, che porta ad una concezione del corso delle vicende storiche quale svolgimento, svolgimento non pacifico, ma risultante da crisi, tensioni, conflitti. Quando si sviluppa è insieme un finire di essere ed un cominciare ad essere, ogni epoca non è soltanto l’antecedente di quella successiva ma è anche la matrice, sicchè nel passato è la genesi di ogni presente.  Al concetto di svolgimento è connesso quello di continuità, Nella storia non vi sono fratture né materiali né ideologiche ma i passaggi sono graduali, sicché è fittizia ogni periodizzazione, intesa come divisioni in ere e in secoli, sia in termini storici quale “rinascimento”, “barocco”. La periodizzazione qualsiasi forma essa assuma, è una costruzione astratta, artifizio della nostra mente a fini utilitaristici.
Lo svolgimento non ha velocità costante, ma variabile; i vari settori dell’attività umana, religioso, politico, artistico, militare, pur se connessi ed interdipendenti, presentano una velocità di svolgimento propria. Da qui l’asserito pluralismo della storia, termine indicante il fenomeno per cui ogni aspetto della civiltà, e quindi della sfera militare, presenta una vita distinta, pur se non separata, da quella degli altri. Il suo svolgimento può risultare non sincronizzato con quello di quest’ultimi.
Se lo svolgimento avviene fra lotte e tensioni, siano esse considerate urto fra tesi e antitesi ovvero superamento di momenti negativi impliciti del positivo, la conflittualità non è un fenomeno di oggi ma di sempre, e la storia non è mai commedia, ma sempre dramma.

Di conseguenza rivoluzioni e guerre, anche quelle non condotte con l’uso delle armi, come quelle economiche, sociali, “di pace” (i vari interventi relativi alle Peace Support Operations), costituiscono il culmine di questo dramma, guerre e rivoluzioni imprimono un incremento di velocità allo svolgimento che modifica profondamente la preesistente struttura della società. Il loro studio, quindi, ha un notevole interesse ai fini della comprensione del divenire umano.

massimo coltrinari
massimo.coltrinari@libero.it

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