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mercoledì 4 giugno 2025

Sommaria biografia di Ezio Maroncelli

APPROFONDIMENTI

(Testo rilasciatomi dal figlio Massimo)

 Osvaldo Biribicchi

Ezio Maroncelli è nato a Civitavecchia il 31 agosto 1910, dove è morto a 84 anni, il 19 marzo 1994. La sua vita è stata illuminata dagli ideali di libertà e di giustizia, per la cui difesa ha affrontato e combattuto con giovanile coraggio il fascismo, la dittatura, la terribile guerra. Giovanissimo operaio edile, nell'impresa dell'Ing. Amaturo, cominciò a conoscere le angherie che il fascismo, all'epoca, riservava ai comunisti, ai socialisti, agli arditi del popolo, alla sinistra.                                       Ezio, con altri, veniva arrestato ogni volta che qualche gerarca era in visita in città, o alla vigilia di giornate sospette, come il primo maggio. La famiglia, che intanto si era costituita, scontava le durissime sofferenze di una vita difficile e incerta, lenite in parte dalla solidarietà di qualche parente o amico.                                                                                                                                          Ezio si era temprato in questa lotta, clandestina e aspra, durante la quale aveva conosciuto altri combattenti della libertà, tra cui Antonio Morra (Toto) che con lui dirigerà la guerra partigiana, nella zona.                                                                                                                                          Il 14 maggio 1943, giornata del primo e furibondo bombardamento sulla città, Ezio era in carcere e non poté occuparsi della famiglia che sfollò da Civitavecchia, trovando ospitalità a Roma presso parenti.                                                                                                                                         Il 25 luglio 1943, dopo l'arresto di Mussolini, usci dal carcere e subito intraprese una paziente opera di collegamento con i compagni e gli antifascisti che erano sfollati da Civitavecchia. L'8 settembre, con il crollo militare dell'Italia e il disfacimento dell'Esercito, Ezio Maroncelli diede vita ad una formazione partigiana, che all'inizio si componeva di circa 20 elementi, soprattutto giovani, ed alla quale, poi, aderivano volontariamente diversi militari sbandati, sottufficiali e di truppa, tanto che - pochi giorni dopo - il 24 settembre la formazione era divenuta abbastanza forte per poter operare autonomamente contro il nemico. La Banda Maroncelli raggiunse un organico di circa 80 elementi attivi ed un centinaio di patrioti, con funzioni di collaboratori, informatori staffette. La Banda operò attivamente nella zona di Civitavecchia, Allumiere, La Bianca, Tolfa, e in altri settori dell’Alto Lazio, con nuclei dislocati nei boschi, arrecando danni alle truppe tedesche, con rastrellamenti, sabotaggi, assalti improvvisi, affondamento di natanti nel Porto, rapide imboscate.              Sono 14 i partigiani caduti in combattimento che, oggi, vogliamo onorare insieme al loro comandante, Ezio Maroncelli, equiparato al grado di Capitano, con la dichiarazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 1947.                                                                Il Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Difesa, ha conferito il 1° Dicembre 1975 a Ezio Maroncelli la medaglia d'argento al valor militare, con questa esaltante motivazione: "fervente patriota e perseguitato politico del regime fascista, fu nell'Alto Lazio, subito dopo l'armistizio, l'intelligente organizzatore di una bellicosa formazione partigiana che guidò con valore e capacità in numerosi combattimenti ed azioni di sabotaggio, ignorando rischi e superando enormi difficoltà. Prima dell'arrivo delle forze alleate nella zona, alla testa della sua formazione, affrontava con aspro combattimento forze preponderanti nemiche in ripiegamento, causando ad esse gravi perdite in uomini e mezzi.                                                                                                          Fulgido esempio di audace combattente e di deciso assertore dei supremi ideali di Libertà e di Giustizia.                                                                                                                                           Zona di Civitavecchia, 8 settembre 1943 – 7 giugno 1944”.                                                   Onore e gloria, dunque, a questo eroico concittadino, che subito dopo la liberazione di Civitavecchia (9 giugno 1944) e dei Comuni vicini continuò ad esercitare, attraverso la Banda partigiana, un'azione sociale di assistenza e di difesa in favore delle popolazioni, strette nella morsa della fame e oppresse dalla borsa nera. Costituitosi il C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale), la banda partigiana si sciolse ed Ezio Maroncelli, riunitosi, dopo così avventurose vicende, alla moglie e ai figli, tornò al suo lavoro giovanile, l'edilizia, dove si sperimentò e si affermò come apprezzato imprenditore. Egli non cessò mai di coltivare e di alimentare negli altri gli ideali per i quali aveva speso la sua giovinezza, sostenendo l'attività del P.C.I., delle Amministrazioni popolari, e delle Associazioni a lui più care l'ANPI e l'ANPPIA.                                                    Nonostante che i meriti acquisiti gli consentissero di aspirare e di accedere alle cariche pubbliche, Ezio mostrò sempre una coerente posizione di distacco, lasciando che altri affrontassero le nuove e impegnative battaglie dell'Italia libera e democratica. Anche per questo nobile disinteresse egli merita di essere ricordato, schivo e scevro da pubbliche responsabilità.                                         La politica, la lotta, il lavoro - grandi sue passioni - ma la famiglia è stata fino agli ultimi giorni della sua vita il suo indistruttibile amore e legame.                                                                                       La moglie Maria e Milvia, Feriana, Massimo, i suoi figli, sono stati, nonostante le traversie inevitabili, il centro della sua vita, la sua principale attenzione, la sua speranza.                                  I figli che custodiscono con affetto, la memoria, i ricordi di un padre così motivato, sono eredi di una educazione maturata nell'antifascismo, nella Resistenza, nella Liberazione, e poi nella Democrazia Repubblicana e possono, oggi, essere fieri dell'omaggio che la città rende al loro indimenticabile padre: Ezio Maroncelli.

 

 

Bibliografia - Sitografia

 

Galiani C., Anatomia di due bande, Spazioliberoblog, 2019.

La storia della Compagnia portuale, in https://cpcivitavecchia.it/lastoria/compagniaportuale.

Fresi S., Bombardamento di Civitavecchia 14 maggio 1943 - 12 giugno 1944, in http://www.arsbellica.it/pagine/battaglie_in_sintesi/Civitavecchia-1943-1944.html.

 

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