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Il Motto rappresenta la
sintesi delle consistenza e profilo di ogni organizzazione. Nelle sue
caratteristiche deve avere quella della sinteticità e del profondo significato.
Il CESVAM ha inteso
adottare il seguente motto
“L’aver
inteso, senza lo ritener, non fa scienza”
Come noto, il passo è
in Dante, Paradiso, V., Versi 41-42, non nelle esatta sequenza come qui
presentata ed adottata, che ha assunto una sua valenza ulteriore in quanto
citato il passo da Machiavelli, nell’esilio all’Albergaccio, presso San
Cascano, momento chiave e qualificante
della vita del grande fiorentino. Sono i momenti della nascita del “Principe”,
opera fondamento della Scienza Politica moderna, che trova il suo annuncio nella ancor più
nota “Lettera a Francesco Vettori” del 10 dicembre 1513.
Pessimismo e fortuna,
lontananza dalla politica,
l”’ingaglioffamento” il colloquio
con i classici ed la “ verità effettuale
della cosa” sono i passaggi chiave della Lettera all’Ambasciatore ed amico che
è può essere adottato anche come programma che vale la pena di seguire.
L’alternanza di
“ingaglioffarsi” e di indossare i “panni curiali” sono i cardini di un
atteggiamento che dovrebbe permettere ad ogni componente del CESVAM di attuare
in modo pratico il motto sopra indicato.
La ricerca, lo studio,
l’impegno, non ha alcun senso e tutto in breve verrebbe dimenticato, se non
viene fissato nella memoria, nello scritto, nell’elaborato. Facendo questo si
fa “scienza” si costruisce e si fa “sapere”, che è la finalità ultima del
CESVAM, che è in finale rimane e deve essere sempre un Centro Studi. In questa
sequenza, che è il programma adottato si racchiudono i comportamenti di
relazione in un affinamento per step successivi che rappresentano le regole di
partecipazione al CESVAM.
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