ARCHIVIO
Reali Istituti e Scuole Militari
1.3.1
Scuola Militare di Roma, 1.3.2 Scuola Militare di Napoli, 1.3.3 Scuola Militare di Milano, 1.3.4 Scuole Militari Centrali, 1.3.5 Scuola Militare di Alpinismo, 1.3.6 Scuola
Militare di Tiro di Artiglieria, 1.3.7
Scuola di Applicazione di Sanità Militare, 1.3.8 Scuole
Allievi Ufficiali di Complemento di Artiglieria di Armata, di Corpo D’Armata e
Divisionale, 1.3.9 Scuola Allievi
Ufficiali di Complemento del Genio, 1.3.10
Scuola Allievi Sottufficiali di
Artiglieria, 1.3.11 Scuola Militare di
Roma
1.1.1
Istituto Superiore di Guerra
(Torino)
(Modena)
Motto: “Preparo alla Glorie d’Italia i Futuri Eroi
Sulle tracce
dell’accademia militare degli Estensi, fondata
a Modena nel 1756 dal duca Francesco III, Napoleone Bonaparte istituì,
nel 1798 in Modena, una scuola militare di artiglieria e genio. Alla
restaurazione, Francesco IV fondò una accademia nobile militare estense (1821)
che nel 1852 si trasformò in accademia militare, accogliendo anche allievi
sprovvisti del titolo nobiliare. Nel 1859, caduto il duca, il governo delle
provincie modenesi presieduto da Carlo Farini soppresse l’accademia e nominò una commissione
incaricata di studiare il modo “per stabilire la scuola militare del genio,
considerando che, in Modena, detta istituzione aveva primeggiato durante il Regno
d’Italia e che essa erano usciti tanti uomini illustri che avevano accresciuta
la gloria della comune Patria”. Questa concezione del Farini venne modificata
dal generale Manfredo Fanti che, nella sua qualità di comandante generale
venne, il 9 maggio 1860, dopo l’annessione, Scuola militare di fanteria.
Nell’anno successivo, abolite tutte le scuole speciali precedentemente
istituite, si stabilì che il reclutamento degli ufficiali di fanteria avvenisse
solo a traverso la scuola militare di Modena.
Nel 1865.
soppressa la scuola di cavalleria di Pinerolo, l’Istituzione ebbe il compito di
preparare anche ufficiali di tale arma, prendendo così il nome di “Scuola
militare di fanteria e cavalleria”. Nel 1869 si aggiunge un corso speciale per
sottufficiali delle due armi aspiranti alla nomina a sottotenente e, successivamente,
si istituirono allo stesso scopo corsi per sottufficiali di artiglieria e
genio. Nel 1888 i corsi sottufficiali vennero affidati all’apposita scuola di
Caserta; ma nel 1894, essendo questa stata soppressa, i corsi vennero
ripristinati preso la scuola di Modena. Trascorso il periodo che dal 1911 al
1919 in conseguenza delle guerre, influenzò notevolmente il normale svolgimento
dei corsi presso la Scuola militare, questa effettuò cinque corsi di
perfezionamento allo scopo di completare la cultura tecnico-professionale degli
ufficiali inferiori di fanteria passati in servizio permanente durante la
guerra. Il 25 gennaio 1923, la Scuola militare di Modena si trasformò in “Accademia
militare di fanteria e cavalleria” svolgendo corsi speciali per sottufficiali
nonché di abilitazione che però furono soppressi nel 1936-37. La R. Accademia
ha oggi (1940, n.d.a) il compito dello svolgimento di corsi regolari per il
reclutamento di ufficiali in s.p.e delle armi di fanteria e cavalleria, corpi
di commissariato e di amministrazione e, dal 1937-38, dell’arma del CC.RR.
(Parma)
Motto: “Arte et Virtute Usque ad Victoriam”
(Pinerolo)
Motto “Non Ristare”
Deriva dalla
regia Scuola militare di equitazione di Venaria Reale, creata dal Governo Sardo
nel 1823, sciolta nel 1845 e ripristinata a Pinerolo nel 1849 col nome di
“Scuola militare di Cavalleria”, in analogia a quanto, nello stesso tempo, era
stato fatto per la fanteria. In conseguenza del riordinamento 1862,
l’istituzione si scisse in una “Scuola militare di cavalleria”, destinata a
formare gli ufficiali dell’arma, ed in
una “Scuola normale di cavalleria” destinata a formare istruttori mediante
corsi teorico-pratici cui partecipavano ufficiali e gregari dell’arma. Nel 1865
la prima scuola si trasferì a Modena riunendosi alla Scuola militare di
fanteria, mentre la seconda, assunto nel 1887 il nome di 2Scuola di
cavalleria”, ebbe il compito di completare la cultura militare e quella
professionale dei sottotenenti dell’arma.. Alla “Scuola di cavalleria” furono
affidati in prosieguo di tempo: un corso di equitazione di campagna (Tor di
Quinto), un corso per sottufficiali di cavalleria, un corso d’istruzione per
zappatori di cavalleria, un corso militare di mascalcia ed un corso per allievi
ufficiali veterinari di complemento. Nel luglio 1010 l’istituzione assunse il
nome di 2Scuola di applicazione di cavalleria” e, nel 1926 quello di 2Scuola di
cavalleria”; ma nel 1928 riprese la denominazione che aveva nel 1910. L’attuale
ordinamento dell’istituto, che contempla lo svolgimento di vari corsi per
ufficiali di nuova nomina, per allievi ufficiali di complemento, per
sottufficiali, per zappatori e corsi di mascalcia militare, venne stabilito nel
1936. Alla scuola è affiata la custodia dello stendardo del disciolto
Reggimento lancieri di Vercelli, decorato di medaglia d’argento al valor
militare durante la guerra 1915-18.
1.2.1 Reale Accademia di Artiglieria e
Genio
(Torino)
Motto “Icere et Disjicere Extruere et Diruere”
Trae le sue
origini dall’Accademia reale, creata nel 1677 in Torino da Madama Reale Maria
Giovanna Battista di Savoia allo scopo di formare e sviluppare lo spirito ed il
fisico dei gentiluomini che volessero dedicarsi alla vita militare.
L’Istituzione, dopo frequenti
interruzioni, si completò nel 1739 con scuole di artiglieria ed ingegneri
militari. Cessata di funzionare nel 1800 al 1814, mantenne la tradizione con la
“Scuola d’artiglieria” creata a Cagliari dal Sovrano. Nel 1814, al rientro del
Re Vittorio Emanuele I negli stati di terraferma, venne ripristinata a Torino
col nome di “R. Scuola d’artiglieria e fortificazione tecnico-pratica”, nome
che mutò nell’anno successivo in quello di “R. Accademia Militare”. Questa
preparò ufficiali per tutte le armi dal 1816 al 1860, data in cui l’ammissione
venne limitata agli aspiranti alle armi speciali ed allo stato maggiore;
successivamente, nel 1870 in poi, cessò di fornire gli ufficiali subalterni di
stato maggiore per preparare esclusivamente ufficiali delle armi di artiglieria
e genio. L’Istituto funzionò durante la guerra 1915-18, svolgendo corsi
accelerati per sottotenenti ed aspiranti ufficiali di complemento e della
milizia territoriale di artiglieria e genio. Dopo l’armistizio effettuò: corsi
di applicazione per gli ufficiali che, causa la guerra, non avevano potuto
ultimare i corsi regolari, corsi di perfezionamento per ufficiali in s.p.e
reclutati durante la guerra e corsi di completamento della cultura
tecnico-professionale per ufficiali di artiglieria e genio. Nel 1922 furono
ripristinati i corsi regolari per il reclutamento degli ufficiali in s.p.e
delle armi e, nel successivo anno, l’Istituto prese il nome di “Accademia
militare di artiglieria e genio” mutandolo in quello di “R. Accademia militare
di artiglieria e genio” il 28 marzio 1928. Custodisce la bandiera che Re Carlo
Alberto le concesse nel 1840.
1.2.2 Scuola di Applicazione di Artiglieria e Genio
(Torino)
Motto:” Doctrinas Bello Aptare”
Deriva dalla
“Scuola di Artiglieria e di fortificazione” istituite nel 1739, presso le quali
si svolgevano corsi di perfezionamento per ufficiali di artiglieria e per
ingegneri. Sospese dal 1800 al 1814 in conseguenza della occupazione francese
dette scuole, col nome di “R. Scuola di artiglieria e fortificazioni
tecnico-pratica” ripresero a funzionare colla restaurazione e col ritorno di
S.M. Vittorio Emanuele I nei suoi stati di terraferma. Nel 1822 l’Istituto
prese il nome di “Scuola teorica di applicazione” ad uso degli ufficiali del
Corpo Reale di artiglieria; mentre per il Corpo reale del genio veniva costituita
nel 1824 altra scuola senza denominazione ufficiale. Nel 1848, a causa della
guerra, la scuola di applicazione d’artiglieria fu sciolta, ma nel 1849 veniva
ricostituita col nome di “Scuola Complementare”, svolgendo corsi applicativi
per ufficiali di artiglieria in Torino ed alla Venaria Reale e corsi per
ufficiali del genio di Torino, Alessandria e Casale. Funzionò fino al 1859 alle
dipendenze del Comando generale d’artiglieria, incorporandosi quindi colla R.
Accademia che portò a quattro anni la durata dei propri corsi. Nel 1863 venne
organizzata, con corsi biennali, sotto il nome di “Scuola di Applicazione per
le armi di artiglieria e genio” e funzionò fino all’inizio della guerra
1915-18. Riaperta dopo la guerra italo-austriaca, svolse corsi complementari e
di perfezionamento e, dal 1926 al 1933, vi si effettuarono corsi superiori
tecnici e balistici. Ha assunto la attuale (1940) denominazione dal 1928.
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