Cerca nel blog

domenica 18 maggio 2025

1940 Gli Istituti di formazione militare. I Parte

 ARCHIVIO

Reali Istituti e Scuole Militari

 1.3.1  Scuola Militare di Roma, 1.3.2  Scuola Militare di Napoli, 1.3.3  Scuola Militare di Milano, 1.3.4  Scuole Militari Centrali, 1.3.5  Scuola Militare di Alpinismo, 1.3.6  Scuola Militare di Tiro di Artiglieria, 1.3.7  Scuola di Applicazione di Sanità Militare, 1.3.8  Scuole Allievi Ufficiali di Complemento di Artiglieria di Armata, di Corpo D’Armata e Divisionale, 1.3.9  Scuola Allievi Ufficiali di Complemento del Genio, 1.3.10  Scuola Allievi Sottufficiali di Artiglieria, 1.3.11  Scuola Militare di Roma

 1.1.  Il Corpo di Stato Maggiore

1.1.1  Istituto Superiore di Guerra

(Torino)

 Il massimo istituto di studi militari discende dalla “Scuola superiore di guerra” sorta nel 1867 allo scopo di abilitare gli ufficiali inferiori delle armi di linea a divenire ufficiali del corpo di S.M. ed a perfezionare l’istruzione dei sottotenenti di S.M. provenienti dalla R. Accademia. Nel dicembre 1870 fu soppresso il reclutamento degli ufficiali di S.M. dagli allievi della R. Accademia militare e nel 1873, mutando il nome in quello di “ Scuola di guerra” l’istituzione mirò a coltivare negli ufficiali quelle cognizioni scientifiche e militari che sono necessarie per servire nel corpo di stato maggiore e per reggere i comandi superiori e gli altri impieghi militari. Questo indirizzo tecnico fu mantenuto fino alla guerra 1915-18 inalterato, svolgendo, parallelamente ai corsi regolari, speciali corsi, dal 1869 al 1874, per ufficiali della R. Marina e, dal 1907 al 1911, per capitani e tenenti commissari. Dal 1906 al 1923 si istituirono corsi particolari per tenenti della varie armi aspiranti al corpo di commissariato.  In conseguenza della guerra italo-austriaca i corsi regolari della Scuola di Guerra furono sospesi, provvedendosi alle esigenze del corpo di S.M. direttamente in zona di guerra. Dal 1919 al 1921, con cinque speciali corsi d’integrazione biennali, si preparò dapprima il ripristino dei corsi regolari sull’antica traccia, quindi il perfezionamento della Scuola di Guerra che, mediante corsi superiori di cultura militare di durata triennale, intese elevare l’istruzione professionale dei quadri del R. Esercito e preparare il reclutamento di ufficiali in servizio di S.M., introducendo, per l’ammissione alla scuola, i limiti di età per l’ammissione all’istituto.  L’organismo ha dato largo tributo di nomi illustri e gloriosi in tutte le guerre dal 1876 in poi, e nelle sue aule e per le sue cattedre passarono personalità di altissima rinomanza nel campo degli studi militari.

 1.2.  Reale Accademia.

 1.2.1.Reale Accademia di Fanteria e Cavalleria

(Modena)

Motto: “Preparo alla Glorie d’Italia i Futuri Eroi

 

Sulle tracce dell’accademia militare degli Estensi, fondata  a Modena nel 1756 dal duca Francesco III, Napoleone Bonaparte istituì, nel 1798 in Modena, una scuola militare di artiglieria e genio. Alla restaurazione, Francesco IV fondò una accademia nobile militare estense (1821) che nel 1852 si trasformò in accademia militare, accogliendo anche allievi sprovvisti del titolo nobiliare. Nel 1859, caduto il duca, il governo delle provincie modenesi presieduto da Carlo Farini soppresse  l’accademia e nominò una commissione incaricata di studiare il modo “per stabilire la scuola militare del genio, considerando che, in Modena, detta istituzione aveva primeggiato durante il Regno d’Italia e che essa erano usciti tanti uomini illustri che avevano accresciuta la gloria della comune Patria”. Questa concezione del Farini venne modificata dal generale Manfredo Fanti che, nella sua qualità di comandante generale venne, il 9 maggio 1860, dopo l’annessione, Scuola militare di fanteria. Nell’anno successivo, abolite tutte le scuole speciali precedentemente istituite, si stabilì che il reclutamento degli ufficiali di fanteria avvenisse solo a traverso la scuola militare di Modena.

Nel 1865. soppressa la scuola di cavalleria di Pinerolo, l’Istituzione ebbe il compito di preparare anche ufficiali di tale arma, prendendo così il nome di “Scuola militare di fanteria e cavalleria”. Nel 1869 si aggiunge un corso speciale per sottufficiali delle due armi aspiranti alla nomina a sottotenente e, successivamente, si istituirono allo stesso scopo corsi per sottufficiali di artiglieria e genio. Nel 1888 i corsi sottufficiali vennero affidati all’apposita scuola di Caserta; ma nel 1894, essendo questa stata soppressa, i corsi vennero ripristinati preso la scuola di Modena. Trascorso il periodo che dal 1911 al 1919 in conseguenza delle guerre, influenzò notevolmente il normale svolgimento dei corsi presso la Scuola militare, questa effettuò cinque corsi di perfezionamento allo scopo di completare la cultura tecnico-professionale degli ufficiali inferiori di fanteria passati in servizio permanente durante la guerra. Il 25 gennaio 1923, la Scuola militare di Modena si trasformò in “Accademia militare di fanteria e cavalleria” svolgendo corsi speciali per sottufficiali nonché di abilitazione che però furono soppressi nel 1936-37. La R. Accademia ha oggi (1940, n.d.a) il compito dello svolgimento di corsi regolari per il reclutamento di ufficiali in s.p.e delle armi di fanteria e cavalleria, corpi di commissariato e di amministrazione e, dal 1937-38, dell’arma del CC.RR.

 1.2.2 Scuola di Applicazione  di Fanteria

(Parma)

Motto: “Arte et Virtute Usque ad Victoriam”

 Deriva dalla “Scuola normale di fanteria” creata dal Sovrano, in Torino, dopo la guerra del ’49 e trasferita successivamente ad Ivrea dove assunse il nome di  “Scuola Militare di fanteria” riprendendo poi nel 1860 la primitiva denominazione. Nel 1884 fu trasferita a Colorno e l’anno dopo a Parma, dove ebbe sede definitiva. L’istituzione, creata allo scopo di raggiungere unità di metodo nelle applicazioni delle istituzioni e dei regolamenti militari, si mutò, nel 1869 in “Scuola centrale di tiro della fanteria” col compito di completare l’istruzione degli ufficiali di fanteria e cavalleria nelle armi e loro impiego, nel tiro, nei lavori di zappatori, nello studio dei regolamenti, nella compilazione di proposte relative all’armamento della fanteria e nella conoscenza di quanto, in argomento, si faceva all’estero. Dal 1888, presso la scuola si svolsero i regolari corsi applicativi teorico-pratici; poi , nel 1899, furono istituiti corsi supplementari per sottotenenti di nuova nomina e corsi speciali sui lavori sul campo di battaglia e sulle mitragliatrici. L’attività ella istituzione andò sempre crescendo. Nel 1893 assunse il nome di “Scuola di Fanteria” con corsi sulle armi portatili ed il tiro, sulle mitragliatrici Fiat e Lewis e corsi di perfezionamento per ufficiali in s.p.e., ufficiali inferiori di commissariato e di amministrazione ed ufficiali in congedo. : nel 1926 divenne “Scuola di applicazione di fanteria” e l’anno successivo assorbì il 3° anno della R. Accademia di Modena. Esercita notevole influenza sul campo degli studi tecnici e pratici e dà largo contributo in quelli sperimentali.

 1.1.3 Scuola di Applicazione di Cavalleria

(Pinerolo)

Motto “Non Ristare”

 

Deriva dalla regia Scuola militare di equitazione di Venaria Reale, creata dal Governo Sardo nel 1823, sciolta nel 1845 e ripristinata a Pinerolo nel 1849 col nome di “Scuola militare di Cavalleria”, in analogia a quanto, nello stesso tempo, era stato fatto per la fanteria. In conseguenza del riordinamento 1862, l’istituzione si scisse in una “Scuola militare di cavalleria”, destinata a formare gli ufficiali dell’arma, ed  in una “Scuola normale di cavalleria” destinata a formare istruttori mediante corsi teorico-pratici cui partecipavano ufficiali e gregari dell’arma. Nel 1865 la prima scuola si trasferì a Modena riunendosi alla Scuola militare di fanteria, mentre la seconda, assunto nel 1887 il nome di 2Scuola di cavalleria”, ebbe il compito di completare la cultura militare e quella professionale dei sottotenenti dell’arma.. Alla “Scuola di cavalleria” furono affidati in prosieguo di tempo: un corso di equitazione di campagna (Tor di Quinto), un corso per sottufficiali di cavalleria, un corso d’istruzione per zappatori di cavalleria, un corso militare di mascalcia ed un corso per allievi ufficiali veterinari di complemento. Nel luglio 1010 l’istituzione assunse il nome di 2Scuola di applicazione di cavalleria” e, nel 1926 quello di 2Scuola di cavalleria”; ma nel 1928 riprese la denominazione che aveva nel 1910. L’attuale ordinamento dell’istituto, che contempla lo svolgimento di vari corsi per ufficiali di nuova nomina, per allievi ufficiali di complemento, per sottufficiali, per zappatori e corsi di mascalcia militare, venne stabilito nel 1936. Alla scuola è affiata la custodia dello stendardo del disciolto Reggimento lancieri di Vercelli, decorato di medaglia d’argento al valor militare durante la guerra 1915-18.

 

1.2.1 Reale Accademia di Artiglieria e Genio

(Torino)

Motto “Icere et Disjicere Extruere et Diruere”

 

Trae le sue origini dall’Accademia reale, creata nel 1677 in Torino da Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia allo scopo di formare e sviluppare lo spirito ed il fisico dei gentiluomini che volessero dedicarsi alla vita militare. L’Istituzione,  dopo frequenti interruzioni, si completò nel 1739 con scuole di artiglieria ed ingegneri militari. Cessata di funzionare nel 1800 al 1814, mantenne la tradizione con la “Scuola d’artiglieria” creata a Cagliari dal Sovrano. Nel 1814, al rientro del Re Vittorio Emanuele I negli stati di terraferma, venne ripristinata a Torino col nome di “R. Scuola d’artiglieria e fortificazione tecnico-pratica”, nome che mutò nell’anno successivo in quello di “R. Accademia Militare”. Questa preparò ufficiali per tutte le armi dal 1816 al 1860, data in cui l’ammissione venne limitata agli aspiranti alle armi speciali ed allo stato maggiore; successivamente, nel 1870 in poi, cessò di fornire gli ufficiali subalterni di stato maggiore per preparare esclusivamente ufficiali delle armi di artiglieria e genio. L’Istituto funzionò durante la guerra 1915-18, svolgendo corsi accelerati per sottotenenti ed aspiranti ufficiali di complemento e della milizia territoriale di artiglieria e genio. Dopo l’armistizio effettuò: corsi di applicazione per gli ufficiali che, causa la guerra, non avevano potuto ultimare i corsi regolari, corsi di perfezionamento per ufficiali in s.p.e reclutati durante la guerra e corsi di completamento della cultura tecnico-professionale per ufficiali di artiglieria e genio. Nel 1922 furono ripristinati i corsi regolari per il reclutamento degli ufficiali in s.p.e delle armi e, nel successivo anno, l’Istituto prese il nome di “Accademia militare di artiglieria e genio” mutandolo in quello di “R. Accademia militare di artiglieria e genio” il 28 marzio 1928. Custodisce la bandiera che Re Carlo Alberto le concesse nel 1840.

 

1.2.2 Scuola di Applicazione  di Artiglieria e Genio

(Torino)

Motto:” Doctrinas Bello Aptare”

 

Deriva dalla “Scuola di Artiglieria e di fortificazione” istituite nel 1739, presso le quali si svolgevano corsi di perfezionamento per ufficiali di artiglieria e per ingegneri. Sospese dal 1800 al 1814 in conseguenza della occupazione francese dette scuole, col nome di “R. Scuola di artiglieria e fortificazioni tecnico-pratica” ripresero a funzionare colla restaurazione e col ritorno di S.M. Vittorio Emanuele I nei suoi stati di terraferma. Nel 1822 l’Istituto prese il nome di “Scuola teorica di applicazione” ad uso degli ufficiali del Corpo Reale di artiglieria; mentre per il Corpo reale del genio veniva costituita nel 1824 altra scuola senza denominazione ufficiale. Nel 1848, a causa della guerra, la scuola di applicazione d’artiglieria fu sciolta, ma nel 1849 veniva ricostituita col nome di “Scuola Complementare”, svolgendo corsi applicativi per ufficiali di artiglieria in Torino ed alla Venaria Reale e corsi per ufficiali del genio di Torino, Alessandria e Casale. Funzionò fino al 1859 alle dipendenze del Comando generale d’artiglieria, incorporandosi quindi colla R. Accademia che portò a quattro anni la durata dei propri corsi. Nel 1863 venne organizzata, con corsi biennali, sotto il nome di “Scuola di Applicazione per le armi di artiglieria e genio” e funzionò fino all’inizio della guerra 1915-18. Riaperta dopo la guerra italo-austriaca, svolse corsi complementari e di perfezionamento e, dal 1926 al 1933, vi si effettuarono corsi superiori tecnici e balistici. Ha assunto la attuale (1940) denominazione dal 1928.

Nessun commento:

Posta un commento