ALLEGATO
B
I
Valori che hanno ispirato la creazione dell’Istituto del Nastro Azzurro: Il
Codice Cavalleresco.
L'entrata in vigore del
nuovo Statuto dell'Istituto del Nastro Azzurro (G. U. n. 8912 Aprile 1966) e
l'esperienza degli anni decorsi hanno consigliato di procedere al riordinamento
ed a qualche ritocco delle disposizioni relative alle Corti d'Onore
dell'Istituto. La materia è stata disposta in forma più organica, distinguendo
le norme statutarie basilari ed immutabili da quelle di regolamentazione che
pоtrebbero in avvenire subire modifiche consigliate dalla esperienza o da
particolari circostanze.
Nel presente fascicolo
sono riunite e coordinate le disposizioni relative alla costituzione delle
Corti d'Onore e quelle per il loro funzionamento e per la procedura. Si è
tenuto conto, oltre che delle disposizioni di legge, anche di altri regolamenti
relativi alla speciale materia e particolarmente delle norme contenute nel
Codice Cavalleresco di Jacopo Gelli.
E' bene ricordare che
il Codice Cavalleresco è la raccolta delle norme e delle regole che nelle
vertenze d'onore tra gentiluomini disciplinano i loro atti, onde rimangano
sempre nell'ambito del vero, dell'onesto e del giusto. Norme cavalleresche non
superate né pleonastiche, anche se per la riparazione delle offese all'onore
sia andato in disuso il ricorso al duello, dappoiché oggi non più alla partita
d'armi bensì alla giustizia dello Stato viene, per solito, devoluto il compito
della difesa dell'onore dei cittadini. Tuttavia,
laddove per il Codice Penale determinate offese all'onore non vengono
considerate reati, il Codice Cavalleresco interviene a tutela dell'onore per
quelle lesioni che la sensibilità del gentiluomo rileva, ma che non essendo
colpite o colpibili dalla giustizia dello Stato, richiedono l'applicazione di
sanzioni, dal contenuto squisitamente morale, la cui importanza non è
disconoscibile nel campo cavalleresco. Codeste norme e regole cavalleresche,
quindi, non contrastanti con le altre dell'ordinamento giudiziario dello Stato,
anzi complementari di quelle, sono tuttora valide, atte a mantenere e
vivificare la sensibilità del concetto d'onore. Esse, quindi, hanno forza di
legge per chi vuole essere
considerato gentiluomo e sono dedotte dalla complessa giurisprudenza
cavalleresca, che giorno per giorno
si è concretata e chiarita nei lodi dei giurì.
Il compito dei Giurì
d'onore è difficilissimo per l'importanza e per le conseguenze del suo vẻi-detto,
che è irrevocabile. Perciò nei giudici d'onore si richiede indipendenza
assoluta di giudizio e cognizione piena delle leggi cavalleresche. La prima
missione del Giurì d'onore è di por-tare subito la questione in campo pacifico
e di discutere prima di ogni altra cosa se la ragione del ricorso fu giusta o
arbitraria.
Decade
dalle prerogative cavalleresche colui che pretende avere ragione anche se ha
torto; che dichiari di disconoscere le leggi d'onore e l'autorità dei consessi
cavallereschi richiesti.
La raccolta delle norme
risponde ad una particolare esigenza delle Corti d'Onore chiamate a
pronunciarsi su questioni legate a nobili tradizioni rispettate in ogni tempo e
che richiedono soluzioni che debbono essere determinate da una completa
conoscenza delle consuetudini che regolano sì delicata materia.
L'Istituto del Nastro
Azzurro è eretto in Ente Morale (R.D. n. 1308 del 31-V-1928) ed il suo Statuto
approvato con Decreto del Capo dello Stato n. 158 del 10-1-1966 all'Art. 2
lett. f), Art. 12 e Art. 14 determina la costituzione ed il funziona-mento
delle Corti d'Onore. Questo fascicolo offre ai componenti delle Corti d'Onore
dell'Istituto e, in generale, ai Soci di questo, come ad ogni altro
interessato, una utile guida per agevolare il sollecito svolgimento dei giudizi
delle Corti. Dette Corti d'Onore, riconosciute dalla Suprema Autorità dello
Stato, hanno carattere ufficiale; ha quindi speciale importanza il ricorso ad
esse, ricorso che è obbligatorio per i Soci dell'Isti-tuto e aperto liberamente
ad ogni cittadino- Il fascicolo è consultabile presso l’Emeroteca del CESVAM.
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