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lunedì 17 febbraio 2025

Convegno: "Verso il Congresso Nazionale: Chi siamo, Cosa facciamo, Cosa Vogliamo, Dove Andiamo" 26 marzo 2025 - Terza Parte Il Codice Cavalleresco

 


ALLEGATO B

I Valori che hanno ispirato la creazione dell’Istituto del Nastro Azzurro: Il Codice Cavalleresco.

L'entrata in vigore del nuovo Statuto dell'Istituto del Nastro Azzurro (G. U. n. 8912 Aprile 1966) e l'esperienza degli anni decorsi hanno consigliato di procedere al riordinamento ed a qualche ritocco delle disposizioni relative alle Corti d'Onore dell'Istituto. La materia è stata disposta in forma più organica, distinguendo le norme statutarie basilari ed immutabili da quelle di regolamentazione che pоtrebbero in avvenire subire modifiche consigliate dalla esperienza o da particolari circostanze.

Nel presente fascicolo sono riunite e coordinate le disposizioni relative alla costituzione delle Corti d'Onore e quelle per il loro funzionamento e per la procedura. Si è tenuto conto, oltre che delle disposizioni di legge, anche di altri regolamenti relativi alla speciale materia e particolarmente delle norme contenute nel Codice Cavalleresco di Jacopo Gelli.

E' bene ricordare che il Codice Cavalleresco è la raccolta delle norme e delle regole che nelle vertenze d'onore tra gentiluomini disciplinano i loro atti, onde rimangano sempre nell'ambito del vero, dell'onesto e del giusto. Norme cavalleresche non superate né pleonastiche, anche se per la riparazione delle offese all'onore sia andato in disuso il ricorso al duello, dappoiché oggi non più alla partita d'armi bensì alla giustizia dello Stato viene, per solito, devoluto il compito della difesa dell'onore dei cittadini. Tuttavia, laddove per il Codice Penale determinate offese all'onore non vengono considerate reati, il Codice Cavalleresco interviene a tutela dell'onore per quelle lesioni che la sensibilità del gentiluomo rileva, ma che non essendo colpite o colpibili dalla giustizia dello Stato, richiedono l'applicazione di sanzioni, dal contenuto squisitamente morale, la cui importanza non è disconoscibile nel campo cavalleresco. Codeste norme e regole cavalleresche, quindi, non contrastanti con le altre dell'ordinamento giudiziario dello Stato, anzi complementari di quelle, sono tuttora valide, atte a mantenere e vivificare la sensibilità del concetto d'onore. Esse, quindi, hanno forza di legge per chi vuole essere considerato gentiluomo e sono dedotte dalla complessa giurisprudenza cavalleresca, che giorno per giorno si è concretata e chiarita nei lodi dei giurì.

Il compito dei Giurì d'onore è difficilissimo per l'importanza e per le conseguenze del suo vẻi-detto, che è irrevocabile. Perciò nei giudici d'onore si richiede indipendenza assoluta di giudizio e cognizione piena delle leggi cavalleresche. La prima missione del Giurì d'onore è di por-tare subito la questione in campo pacifico e di discutere prima di ogni altra cosa se la ragione del ricorso fu giusta o arbitraria.

Decade dalle prerogative cavalleresche colui che pretende avere ragione anche se ha torto; che dichiari di disconoscere le leggi d'onore e l'autorità dei consessi cavallereschi richiesti.

La raccolta delle norme risponde ad una particolare esigenza delle Corti d'Onore chiamate a pronunciarsi su questioni legate a nobili tradizioni rispettate in ogni tempo e che richiedono soluzioni che debbono essere determinate da una completa conoscenza delle consuetudini che regolano sì delicata materia.

L'Istituto del Nastro Azzurro è eretto in Ente Morale (R.D. n. 1308 del 31-V-1928) ed il suo Statuto approvato con Decreto del Capo dello Stato n. 158 del 10-1-1966 all'Art. 2 lett. f), Art. 12 e Art. 14 determina la costituzione ed il funziona-mento delle Corti d'Onore. Questo fascicolo offre ai componenti delle Corti d'Onore dell'Istituto e, in generale, ai Soci di questo, come ad ogni altro interessato, una utile guida per agevolare il sollecito svolgimento dei giudizi delle Corti. Dette Corti d'Onore, riconosciute dalla Suprema Autorità dello Stato, hanno carattere ufficiale; ha quindi speciale importanza il ricorso ad esse, ricorso che è obbligatorio per i Soci dell'Isti-tuto e aperto liberamente ad ogni cittadino- Il fascicolo è consultabile presso l’Emeroteca del CESVAM.

 

 

 

 

 

 

 

 

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