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martedì 2 dicembre 2025

Conflittualità ed Etica

 DIBATTITI

 

Frammentazione della coscienza

Sergio Benedetto Sabetta

 

            Dalla fine della Guerra Fredda si sono succeduti una serie continua di conflitti in un apparente periodo di pace che ci fanno porre delle domande.

            Negli esseri viventi vi è una coscienza nascosta quando si percepisce ma non si è consapevoli, in una dissociazione tra percezione e sensazione quale consapevolezza, solo nel momento in cui i due termini si riuniscono si ha la consapevolezza della distinzione tra il mio e l’altrui essere, in altri termini si ha la coscienza esplicita, ovvero una intelligenza cosciente.

            Il riconoscimento reciproco risulta più facile tra simili, ovvero tra coloro che possiedono gli stessi valori in una omogeneità culturale (Hegel), tuttavia la società omogenea può sfociare nell’estremismo di un nazionalismo esasperato di lingua, religione, razza, creando una distopia questo comunque non esclude anche in assenza di una omogeneità totale delle simmetrie locali mediante una associatività.

            Il male può essere naturale o morale, ossia umano, (etica), la tecnologia tuttavia ha fatto sì che molto del male naturale sia diventato umano, ovvero morale, dipendendo da una decisione ossia valutazione cosciente.

            Se in Socrate il male è conseguenza di una mancata conoscenza quale mancata educazione (Paideia), per Hobbes l’umanità è sì intelligente ma anche cattiva, per cui alla Paideia occorre aggiungere la legge (Nomos) intesa non solo in termini repressivi ma anche quale organizzazione di una società migliore, infatti un ulteriore elemento che favorisce la malvagità è la disorganizzazione proveniente dal Caos.

            Elemento portante dell’organizzazione, come della Paideia e del Nomos, è l’informazione che nel dare risposte alle domande supera l’insipienza derivante dall’incertezza, infatti l’ignoranza non è che la mancanza della domanda, pertanto l’insegnamento è quindi abituare a porsi domande, tanto domande giuste che  riflettere sulle eventuali domande mancate.

            Il porsi domande a vicenda diventa in questa ottica un arricchimento nascendo la conoscenza dalla domanda a cui la risposta fornisce il perché, da cui se ne deduce che l’informazione inquinata impedisce il giudizio sulla realtà deviando l’etica, essendo questa basata sull’informazione.

            In una struttura complessa la quantità di energia necessaria al fine dell’elaborazioni dei calcoli per la conoscenza cresce con la complessità (Teoria della complessità), in questo processo punto focale è l’astrazione del modello su cui applicare la domanda quale realtà, ossia trarre la funzione per paragonarla mediante parametri al modello prescelto.

            La risposta dipende dalla domanda per cui si avranno modelli diversi, da qui ne derivano tre rischi:

1)     Domande sbagliate, perdendo di vista l’oggetto della domanda;

2)     Domande irrilevanti ;

3)     Domande parziali.

Dobbiamo altresì considerare che l’intelligenza viene bloccata da una sovra informazione deviata, vi è comunque nell’intelligenza una responsabilità della conoscenza, tuttavia nella modernità l’autorità è performativa, indipendente dalla conoscenza ed è costituita da tre elementi: l’apparenza, la coerenza narrativa e la sicurezza nel manifestarsi al pubblico.

La sicurezza è di per sé magnetica,  si parla per slogan e frasi semplici, nell’attuale età di confusione la sicurezza è l’elemento fondamentale, ma la confusione determina una economia nell’attenzione fondata sulla frammentazione dell’impulso, privo di ragionamento.

Questo favorisce gli elementi che agiscono emotivamente e non con coscienza e cultura, strategicamente, colui che nell’agire senza incertezza sa apparire, quindi attira, rafforza il potere legittimandolo e senza metterlo in discussione, nell’occupare il potere, si mette all’altezza della massa. Afferma Nietzsche che la vita ricompensa il coraggio ma punisce il saggio, infatti essa premia l’azione che casualmente risolve, così che il sistema viene a premiare il coraggio indipendentemente dalla saggezza nel caos.

Se per Platone dobbiamo rivolgerci alle idee per superare le contraddizioni che sono in noi, Cartesio e Kant affermano sull’insegnamento platonico che noi non conosciamo la realtà, ma la semplice sua rappresentazione, pertanto dobbiamo porre domande alla Natura per ottenerne risposte, nasce la scienza moderna di Torricelli, Copernico, Galileo, Newton, da cui l’affermazione di Hegel che quello che è razionale è reale, come simmetricamente quello che è reale è razionale.

A questa rappresentazione della Natura si contrappone Schopenhauer il quale afferma agire la Natura per se stessa, forza irrazionale senza scopo, dove il corpo è bisogno e desiderio, figure della mancanza, ma dai desideri soddisfatti nascono altri desideri fonte di fatica e dolore, quindi si genera nella prospettiva del sé ma in realtà per la potenza della specie, i cui elementi corporei sono aggressività e sessualità ai quali si contrappone la compassione, l’arte e l’ascesi, ponendo l’essere fuori dal tempo e dal desiderio, contro la volontà della Natura.

Freud riconosce a Schopenhauer il merito di avere inventato la psicologia alla quale lui ha solo aggiunto i dati medici, dove nel dovere subentrare l’Io all’Es, in un passaggio dal piacere alla realtà mediante il lavoro, Freud ha trovato le regole per governare l’inconscio.

Nietzsche osserva che per vivere l’essere umano ha bisogno di un senso in contrapposizione alla morte che è l’implosione del senso, Prometeo ha donato la tecnica e quindi l’illusione, quella che Platone definisce la razionalità quale rimedio alla tragicità dove l’idea nel superare l’inganno dei sensi svela la realtà mediante l’astrazione.

In Nietzsche la ragione è un sistema fondato sul principio di non contraddizione, arte della designazione non equivoca, essa deve condurci fuori dall’imprevedibile, la ragione è quindi prevedibilità, ossia la causalità uscendo per tale via dall’angoscia dell’imprevedibile, tanto che anche la mitologia può essere vista come ricerca delle cause.

Abbiamo visto che nella stabilità della prevedibilità si ha la sicurezza e il benessere, fuori dall’incalcolabile, ma in essa si ha anche l’identità frutto della certezza proveniente dalla società, ovvero dal rapporto relazionale, la scienza nata da Cartesio non è che una ulteriore precisazione del calcolabile derivante dal mondo delle idee di Platone al fine di definire la realtà.

La verità per Platone è la corrispondenza tra l’dea e l’oggetto, ad essa si contrappone Nietzsche per il quale è una costruzione al fine di potere vivere nel mondo e come tale una forma di salute,  ossia di vita, tuttavia essa è epocale e non eterna. Ragione e verità non coincidono, la ragione permette la costruzione di una serie di regole per una comunicazione non equivoca, così da permettere una connessione che ci eviti l’imprevedibilità.

L’informazione è costituita dai “dati”, intesi come differenze, dalla “sintassi”, differenze ordinate secondo regole, e “semantica”, significato, essa ha una sua tridimensionalità data dall’essere nel mondo, per qualcosa e su qualcosa, nell’attuale eclissi dell’analogico a favore del digitale si crea una nuova identità della persona che può essere manipolata fino ad una totale sovrapposizione che ne permette una manipolazione completa.

Attualmente alla vecchia I.A. simbolica, fondata su regole deterministiche di cui è possibile calcolare i passaggi, si è sovrapposta la nuova I.A. generativa che lavorando in termini statistici ha alte probabilità di errore con problemi di proprietà intellettuale e raccolta casuale di dati, anche falsi ed errati, tanto che a fronte di un 70% di risposte esatte vi sono circa un 30% di risposte errate, circostanza che tra l’altro ha ridotto notevolmente nell’attuale momento storico l’interesse delle imprese per la nuova I.A. generativa nonostante l’enorme flusso di investimenti (la fine di un’epoca, Franco Bernabè, Università di Trento, Wired Next Fest 2025), dobbiamo tuttavia considerare che l’essere umano ha pulsioni e non istinti come gli animali, quindi ha bisogno di educazione e di istituzioni valide.    


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