martedì 19 agosto 2025

Orientamenti



Le parole del direttore

L'ombrello
della buona informazione

Le tensioni crescono, non diminuiscono. Le tragedie diventano spaventose, non scompaiono. A Gaza si continua a morire. Ora - che strano, solo ora - il Mondo si accorge che la strage avviene non solo con bombe e proiettili, ma anche per fame. Le foto di bambini scheletrici, i video di anziani che muoiono aspettando aiuti che non arrivano, hanno fatto sentire in colpa chi guardava all’eccidio come ad un “diritto alla difesa” d’Israele. Ora il Mondo scende in piazza e protesta, ma è tardi. Troppo tardi.
Si continua a morire in Ucraina, si è cominciato a morire in Thailandia, Cambogia, Somalia. La lista è infinita, come infinite sono le ingiustizie e stucchevoli le politiche delle potenze. Stati Uniti e Unione Europea hanno apparentemente raggiunto accordi sui dazi, ma all’interno dell’Europa sono molti a definire quell’intesa un suicidio politico ed economico. Il Vecchio Continente è alla deriva, governato dalla somma dei nazionalismi che lo compongono e non da un’idea reale di Unione. Si boccheggia in cerca di un’idea, ma i pezzi sembrano cadere.
In questo temporale, noi dell’Atlante cerchiamo di aprire almeno l’ombrello della buona informazione. È una piccola protezione nella tempesta. Ma è una protezione che ci rende più liberi

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