NOTIZIE CESVAM
Lineamenti del Convegno
Molti componenti del CESVAN hanno sollevato perplessità in merito alla necessita ed attuazione di questo convegno. Molti sono conviti che si è in un area estranea al CESVAM, quella associativa-ricreativa-celebrativa, da cui il CESVAM da sempre ha scelto di rimanere ai margini. Compito del CESVAM è quello di proporre studi, ricerche ed incontri culturali, selettivi e sviluppare la ricerca avanzata in tema di Valore Militare. Pertanto le due aree sono ben distinte. Sconfinamenti sono sempre deleteri. Rimane però il fatto che occorre far sentire il proprio pensiero nel momento in cui si vanno a scegliere i componenti degli organi di vertice dell'Istituto; quindi si ha il diritto oltre che il dovere di dire la propria nel solco di quanto si è fatto nei dieci anni di vita del CESVAM. Soprattutto fare presente che il CESVAM non è un serbatoio di sopravvivenza dell'Istituto, ma un pilastro basilare della sopravvivenza stessa. Nonostante che questo assioma assodato da dieci anni di esperienza, sembra che da frange ben definite e che non nascondono il proprio pensiero venga ignorato.
Essere portatori d'acqua per altri non è stata mai la vocazione del CESVAM. Quindi nel prossimo convegno, che ovviamente è aperto a tutti, anche a chi non fa parte del CESVAM, si vuole parlare di quello che sarà il futuro dell'Istituto, anche affrontando temi scabrosi e difficili.
Il mondo associativo militare è in profonda crisi; le Associazioni Combattentistiche, ad 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, non rappresentano nessun combattente di quella guerra, ma solo i propri eredi che spesso travisano i temi per cui suono state costituite adattando alla realtà criteri e contesti del passato. Un esempio per tutte: L'ANPI che dai temi della Resistenza è passata ai temi di politica attuale trasformandosi in una succursale di un partito politico, che, a quanto pare, non è in grado di svolgere la sua funzione ed ha bisogno di ausiliari.
Le Associazioni d'Arma: da quaranta anni la leva è stata sospesa. Le Associazioni d'Arma che vivevano di questo hanno perso la loro linfa vitale. Le giovani generazioni sono assenti. I soci attuali sono civili che quaranta anni fa hanno fatto il servizio di leva e vivono di ricordi e nostalgie pensando ad una gioventù passata. Nelle Cerimonie, ed è sotto gli occhi di tutti, la cosiddetta "popolazione", è assente. E lo schieramento delle Associazioni d'Arma spesso fa stringere il cuore.
L'Istituto, per sua fortuna, non è una Associazione, anche se si constata che il 95% dei Soci ed il 90% dei Presidenti e di chi ha cariche direttive, si è allineato alle e sulle Associazioni Combattentistiche e D'Arma, trascinando l'Istituto nel quadro sopra descritto.
Il Congresso Nazionale è a ottobre. Potrebbe essere una occasione di rinnovamento, o meglio un ritorno al passato, riportando l'Istituto stesso nella sua giusta posizione di Istituto fondato su una legge, e quindi non una Associazione, e soprattutto di Ente Morale.
Il convegno del 26 marzo 2025 ha questa finalità: cogliere questa occasione di rinnovamento e confronto. Sempre se ne vale la pena.
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